Sollicciano, Rossi (FdI): "Concretezza con nuovo edificio e più agenti penitenziari"

“L'attenzione del governo sul carcere fiorentino di Sollicciano, così come per gli altri istituti penitenziari sui territori, è concreta e tangibile. Sono in arrivo 51 nuovi agenti, tra personale femminile e maschile, che hanno appena terminato il 183° Corso Allievi della Polizia Penitenziaria; grazie all'impegno costante che il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, fin dall'insediamento dell'esecutivo Meloni, sta portando avanti, si sta intervenendo in modo deciso per risolvere l'annoso e grave sottodimensionamento del personale, che affligge Sollicciano da anni. (gonews)

Ne parlano anche altre testate

Ottanta detenuti saranno trasferiti entro una decina di giorni fuori dall’inferno di Sollicciano: 20 sono già stati spostati ieri in altre carceri toscane, altri 10 da domani fuori regione. (La Repubblica Firenze.it)

E ci si concentra in particolare sulla vicenda del ventenne recluso che si è tolto la vita. A Sollicciano la rivolta in sé e per é è rientrata. (LA NAZIONE)

La madre del detenuto di 20 anni di origine tunisina che giovedì si è impiccato nella sua cella di Sollicciano è sconvolta. Parla solt… (La Repubblica Firenze.it)

Detenuti del carcere in rivolta: proteste per le condizioni “disumane” della detenzione

"Troppi pochi gli psicologi che lavorano in carcere, non possono bastare, poche sono le ore destinate e spesso gli interventi sono puramente sanitari, non di gruppo, meno ancora di comunità". A dirlo è Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana, commentando i fatti di Sollicciano (LA NAZIONE)

“Troppi pochi gli psicologi che lavorano in carcere, non possono bastare, poche sono le ore destinate e spesso gli interventi sono puramente sanitari, non di gruppo, meno ancora di comunità”. “Dal disastroso sovraffollamento alla mancanza di personale educativo, dalla scarsità di progetti al suo interno alla scarsa presenza di contatti con l'esterno, il problema delle carceri è molto complesso - continua Gulino -. (LA NAZIONE)

In primis si contesta il sovraffollamento: 7 persone in celle che prevedono uno spazio per quattro. Già da qualche notte i detenuti del casa circondariale San Domenico di Cassino stanno protestando per porre l’attenzione sulle diverse problematiche che vivono quotidianamente i reclusi, problematiche definite “criticità” dagli stessi carcerati dell’istituto di pena. (Frosinone News)