Kiev, gli elicotteri russi attaccano l'aeroporto della città

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Repubblica TV ESTERI

Si tratta della tattica tipica dei raid delle forze speciali.

Una volta conquistata la pista, potrà servire per fare atterrare un contingente più forte di paracadutisti e colpire alle spalle la capitale: i reparti aerotrasportati di Mosca dispongono anche di carri armati e semoventi che vengono lanciati dal cielo o trasferiti con i velivoli cargo.

I video girati con il telefonino mostrano gli elicotteri russi che convergono simultaneamente verso l’area della pista. (Repubblica TV)

Se ne è parlato anche su altre testate

In queste immagini, si vede la distruzione dell’aeroporto kulbalino a Nicolaiev. Nella notte il presidente Vladimir Putin ha ordinato l’attacco: i missili hanno colpito alcuni punti strategici dell’Ucraina. (Corriere TV)

E' una ''situazione terribile'' quella che descrive Roberto Marcuccio, originario di Ravenna e in Ucraina da quattro anni, dove vive con la moglie e il figlio. ''Hanno bombardato anche qui a Mykolaiv'', città nel sud dell'Ucraina sul Mar Nero, ''hanno colpito l'aeroporto'', dice al telefono all'Adnkronos. (Adnkronos)

Questo è un crimine contro tutta l’umanità, bisogna fermare questo orrore” Piango e preso per la mia Ucraina, per il nostro popolo e per la mia casa. (Sky Sport)

Per la Russia si tratta quindi di completare la conquista di queste aree, anche probabilmente attraverso un'estensione ad altre zone di confine. "Questo, se ci pensiamo un attimo, rientra negli schemi attuati in tutti i conflitti degli ultimi decenni", afferma Gaiani (RSI.ch Informazione)

«Ragazzi, la mattina presto la Russia ha ufficialmente iniziato la guerra sull’intero territorio dell’Ucraina. Questo è un crimine contro tutta l’umanità, come si può fermare questo orrore », si legge sul profilo social del giocatore dell’Atalanta (L'Eco di Bergamo)

Da quando è iniziata l’offensiva russa in Ucraina si moltiplicano in rete le testimonianze video degli effetti dei bombardamenti. A stupire è l’ubicazione del piccolo scalo civile, molto distante dal Donbass, in un’area che si pensava lontana dalle tensioni (Il Fatto Quotidiano)