Inchiesta Fanpage, Marco Travaglio punge Giorgia Meloni: "Lei critica ma è una giornalista in aspettativa"

Marco Travaglio punge Giorgia Meloni in merito all’inchiesta di Fanpage sui giovani di Fratelli d’Italia. Oggi, venerdì 28 giugno, il giornalista ha attaccato la premier nel corso di “Otto e mezzo”. La leader di FdI ha parlato di “metodi da regime”, ma il direttore del Fatto Quotidiano ha ricordato l’importanza del giornalismo d’inchiesta aggiungendo che “Meloni stessa è una giornalista in aspettativa”. (Virgilio Notizie)

Su altri media

È successo a margine del presidio 'La casa a chi ha bisogno, Salis paga' (LAPRESSE)

«Sul’inchiesta di Fanpage la nostra Presidente è stata chiarissima, chi ha sbagliato deve essere punito, ma c’è stato un tipo di giornalismo che sicuramente è una novità: è la prima volta nella storia della Repubblica che succede una cosa del genere, sembra quasi da servizi segreti che si facciano dell’intercettazioni ritagliando solo dei pezzettini e mettendo alla gogna dei ragazzi che ovviamente sono giovani e quindi hanno peccato ed è giusto che paghino». (ilmattino.it)

Antisemitismo e razzismo sono incompatibili con la nostra natura, prima ancora che con il nostro progetto». Queste le parole di Fabio Rampelli (FdI), vicepresidente della Camera, in un’intervista al Corriere della Sera dopo l’inchiesta di Fanpage sui giovani di Gioventù nazionale e dopo le parole della senatrice a vita Liliana Segre. (Open)

Fanpage: Fratoianni, 'accogliere parole Segre senza ipocrisia'

Di come si comportano le giovani camicie nere di Fratelli d’Italia, per chi in questi anni non si è distratto e per chi dentro e fuori il partito non abbia avuto convenienza a far finta di niente, molto è stato messo nero (letteralmente) su bianco. (la Repubblica)

Almeno tre a rischio espulsione. E per chi non ne fa parte il divieto in futuro di entrare in Gioventù nazionale. (Corriere Roma)

"Anche perché -aggiunge- la cosa che più mi ha colpito e che più mi preoccupa nella reazione della presidente del Consiglio Meloni e in molti dirigenti di Fdi è che la conseguenza dei loro ragionamenti, con lo scatenarsi del livore verso Fanpage e verso il giornalismo, porta esclusivamente ad ammettere che sarebbe stato meglio se non fosse venuto fuori nulla del verminaio nazifascista fra alcuni settori giovanili del loro partito. (Civonline)