Nel 2021 nove vittime. Quattro condanne per l’incubo in piazza
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Torna l’incubo delle violenze di Capodanno? I contorni di quanto successo sono da definire. In queste ore ci sta lavorando la squadra mobile che, per ora, è in attesa della denuncia della vittima che ha lanciato l’allarme sul giornale belga e forse già in questi giorni potrebbe depositare a Milano un racconto preciso di fatti, luoghi e ora. La Procura, ad oggi, non ha aperto alcun fascicolo. È un brutto dejà vu però, perché tre anni fa nella notte tra il 31 dicembre del 2021 e il primo gennaio del 2022 nove ragazze furono stuprate proprio in piazza Duomo da una trentina di giovani stranieri. (IL GIORNO)
Su altri giornali
Indagine aperta da fonti di stampa La procuratrice aggiunta della procura di Milano Letizia Mannella ha disposto l’apertura di un’indagine per violenza sessuale di gruppo a seguito della denuncia sulle pagine di una testata belga di una studentessa di Liegi, che insieme a cinque amici sarebbe stata aggredita e molestata sessualmente a Capodanno in piazza Duomo a Milano da “30 o 40 uomini”. (Il Giornale d'Italia)
L'indagine per violenza sessuale di gruppo, per ora senza indagati, verrà aperta in base a notizie di stampa, in attesa di una denuncia della ragazza, e sarà coordinata dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella. (Corriere Milano)
A cura di Ilaria Quattrone (Fanpage.it)
Il risultato è il seguente: risse e accoltellamenti ovunque; a Milano un'orda di maranza prende possesso del Duomo e sotto la Madonnina aurea si sprecano le bestemmie, le minacce, gli “Allah akhbar”, “poliziotto fammi una sega”, e quelli fermi e zitti, come la canzone dei Maneskin, perché tali sono gli ordini. (Il Giornale d'Italia)
Vai a casa che ti abbuffo di mazzate, il taser te lo metto nel culo. C'ho il cazzo in mano. (Il Giornale d'Italia)
Anche attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza. L'obiettivo, chiaramente, è far luce su una notte di festa trasformatasi in un vero e proprio incubo e, va da sé, individuare gli eventuali responsabili. (Corriere del Ticino)