Nuovo attacco israeliano su Beirut, è il primo dopo cinque giorni

Nuovo attacco israeliano su Beirut, è il primo dopo cinque giorni
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Corriere TV ESTERI

Raid aerei israeliani hanno colpito mercoledì mattina la zona meridionale di Beirut, per la prima volta dopo cinque giorni. I raid aerei sono stati lanciati circa 40 minuti dopo che l'esercito israeliano aveva ordinato ai residenti di allontanarsi da un edificio situato nell'area di Haret Hreik. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno poi precisato di aver condotto "un attacco contro armi strategiche appartenenti all'organizzazione terroristica Hezbollah" situate "in un deposito sotterraneo nella zona di Dahieh" (Corriere TV)

Su altre fonti

La rete di tunnel era inserita nel cuore della città, sotto le case dei civili libanesi che venivano utilizzate dai terroristi di Hezbollah, che sfruttavano cinicamente le infrastrutture civili nel sud del Libano. (Corriere del Ticino)

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha aggiornato i leader del Congresso sulla risposta militare degli Stati Uniti all’attacco missilistico balistico dell’Iran contro Israele. Lo riporta The Times of Israel, citando una lettera inviata a inizio mese allo speaker della Camera Mike Johnson, al leader della minoranza della Camera Hakeem Jeffries, al leader della maggioranza del Senato Chuck Schumer e al leader della minoranza del Senato Mitch McConnell. (Il Sole 24 ORE)

In una dichiarazione, le Idf affermano che i caccia dell'aeronautica militare israeliana, guidati da agenti dei servizi segreti, hanno colpito un deposito sotterraneo di armi di Hezbollah a Dahiyeh. (il Fatto Nisseno)

Nel villaggio cristiano in Libano tra le macerie e i cadaveri dei bimbi: “Noi bersagli umani”

Israele, altre bombe sugli sfollati. L'esercito israeliano ha ordinato ai residenti di lasciare l'area a sud di Beirut, in un avvertimento che solitamente prelude un attacco nella zona interessata. (ilmessaggero.it)

Roma, 15 ott. L'ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha dichiarato di aver ricevuto segnalazioni secondo cui più della metà delle 22 vittime sono donne e bambini. (il Dolomiti)

AITO (LIBANO). Della villetta a tre piani è rimasta intatta solo la statua del Santo Charbel, ai piedi della piccola scalinata che portava all’ingresso. (La Stampa)