Omicidio in città, freddato con un colpo solo: caccia al killer. L’ombra della faida
LECCE – Uno ed un solo colpo di pistola andato a segno all’altezza del torace, esploso a distanza ravvicinata. È morto così mercoledì sera poco prima delle 18 in via Papini a Santa Rosa a Lecce Giuseppe De Giosa, 43enne di Adelfia. La modalità di quello che appare un agguato in piena regola e i precenti della vittima spianano la strada ad una prima ipotesi investigativa: una faida per la spartizione delle piazze di spaccio, una lotta tra clan sull’asse Bari-Lecce. (TeleRama News)
Ne parlano anche altre testate
Un pregiudicato di 43 anni è stato ucciso a Lecce con colpi di kalashnikov e pistola: almeno cinque i colpi esplosi, due dei quali lo hanno centrato al volto e al torace. Il 43enne, residente ad Adalfia, aveva precedenti come affiliato al clan Di Cosola di Bari ed era stato arrestato nell’ambito di inchieste e blitz antidroga nel Barese. (Gazzetta del Sud)
Secondo i primi rilievi, compiuti dalla polizia scientifica sul luogo del delitto, i tre proiettili sarebbero partiti da un kalashnikov. Sono questi i primi inquietanti aspetti che stanno emergendo... (Virgilio)
Terzo omicidio in tre giorni in Puglia. Dopo gli agguati mortali avvenuti a Corato e Sannicandro, costati la vita a un 55enne e a un 19enne, le pistole hanno sparato alla periferia di Lecce, dove è stato freddato un uomo di 43 anni, già noto alle forze dell'ordine. (Corriere della Sera)
G., 43 anni, è stato ucciso a Lecce, la scena del crimine fa pensare a un agguato. Sia nell’abitacolo che per terra sarebbero stato trovati pacchi contenenti droga. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Sul posto la polizia e carabinieri, oltre ai soccorsi del 118 e i vigili del fuoco. Un uomo di 43 anni è stato ucciso a Lecce: l'agguato è avvenuto in via Papini, traversa di via Giammatteo in una zona non distante dal quartiere Santa Rosa (La Gazzetta del Mezzogiorno)
All’indomani dell’efferato omicidio consumatosi nel tardo pomeriggio di ieri a Lecce, nel quartiere di Santa Rosa, l’arcivescovo Michele Seccia e l’arcivescovo coadiutore Angelo Raffaele Panzetta esprimono congiuntamente “preoccupazione e sconcerto per quanto accaduto in un orario e in un luogo che hanno messo a rischio la vita di altre persone che vivono nella zona”. (Diocesi di Lecce)