Il destino manifesto degli Usa secondo Trump - Città Nuova
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Un programma annunciato e messo in atto con determinazione quello del presidente statunitense tornato alla Casa Bianca con una linea politica muscolare anche nei confronti dei Paesi “amici”. Una sfida per l’unità europea di fronte alla strategia divide et impera già vista con la Brexit Donald J. Trump EPA/ERIK S. LESSER Molto si sta dicendo e scrivendo sulla nuova presidenza Trump e sui programmi da lui annunciati che puntano a quello che era stato il suo motto in campagna elettorale, cioè America first, a far tornare gli USA al livello indiscusso di prima superpotenza mondiale (economica, politica e militare), a dispetto delle sfide lanciate dalla Cina e più in generale dai BRICS. Questa impostazione politica trae le origini dal concetto di Manifest destiny (concetto ottocentesco sul destino manifesto per cui gli USA hanno la missione di espandersi) e dalla cosiddetta Dottrina Monroe (relativa all’asserzione per cui gli europei non dovevano avere mire sul continente americano, da cui anche una tendenza all’isolazionismo) e oggi si esplica in una serie di decisioni attuate e di propositi dichiarati da Trump già al suo insediamento alla Casa Bianca. (Città Nuova)
Se ne è parlato anche su altri media
Nel qual caso, Trump diverrebbe «un’anatra zoppa», ovvero un presidente costretto a mediare con la maggioranza democratica tutti i suoi provvedimenti. La prossima scadenza di Trump è politicamente molto vicina: soltanto tra 18 mesi, perché allora si terranno le elezioni di medio termine, che potrebbero ribaltare le maggioranze repubblicane al Congresso e al Senato. (Gazzetta di Parma)
Lo hanno mostrato al mondo i primi 7 giorni trascorsi da Donald Trump alla Casa Bianca. Il manifesto di quella che sarà la politica estera degli Stati Uniti nei prossimi 4 anni. (Il Fatto Quotidiano)
Nelle prime 24 ore della nuova amministrazione, il testo della costituzione americana è sparito dal sito della Casa Bianca, il principale consigliere del presidente, che è anche l’uomo più ricco del mondo, ha fatto il saluto nazista, e il presidente ha detto che vuole cancellare lo ius soli, anche se per legge non può farlo. (Radio Popolare)
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Un’altra bizzarra, ma collegata, convinzione recente è che la seconda era Trump sarebbe stata più moderata della precedente poiché l’estremismo è solo verbale e di facciata. L’attore Luca Marinelli, in una magistrale interpretazione di Benito Mussolini, esprime il concetto che la democrazia è bellissima perché da molte libertà: “Anche quella di distruggerla”. (L'HuffPost)
A La Cura Ri-Costituente, la rubrica tv de L’Opinione, continua la serie di video interviste al già consulente, nonché amico di Donald Trump, George Lombardi, dopo il nuovo insediamento presidenziale negli Usa. (L'Opinione)
Questo articolo su Donald Trump è pubblicato sul numero 6 di Vanity Fair in edicola fino al 4 febbraio 2025. (Vanity Fair Italia)