Oggi scade il concordato preventivo biennale, a chi conviene e perché è importante per la Manovra

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Fanpage.it ECONOMIA

, è l'ultimo giorno per aderire al concordato preventivo biennale, rivolto alle partite Iva. Chi lo fa accetta di pagare una certa quantità di imposte per i prossimi due anni: in cambio evita controlli del Fisco e può mettersi in regola. Il governo Meloni punta sulle entrate del concordato per aggiungere delle misure nella legge di bilancio. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altri media

Il Consiglio nazionale dei commercialisti chiede, con una lettera inviata al Viceministro Leo e al Direttore ADE Ruffini, la proroga dei termini per l’adesione al concordato preventivo biennale, in scadenza oggi, 31 ottobre. (MySolution)

Arriva la smentita, con comunicato del CNDCEC e da "fonti di Governo". (MySolution)

Scade il 31 ottobre 2024 la possibilità di aderire al concordato preventivo biennale, la misura pensata dal governo Meloni per permettere a determinate tipologie di contribuenti di sanare, a condizioni molto vantaggiose, le somme evase nel periodo compreso tra il 2018 e il 2022. (QuiFinanza)

Il viceministro dell’economia Maurizio Leo: “Dal concordato preventivo comunque ci sarà gettito”

Le partite Iva che non aderiranno al concordato preventivo biennale non dovranno temere ritorsioni da parte dell'Agenzia delle Entrate. È quanto ha spiegato ieri il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, nel corso dell'audizione sul dl Fiscale presso la commissione Bilancio del Senato. (il Giornale)

Inoltre giustifica il no alla proroga spiegando “il nostro obiettivo era quello di vedere le risorse che riuscivamo a reperire da questa misura, per lavorare sulle aliquote Irpef”. (Italia Oggi)

Ma alla fine l’esecutivo ha preferito essere prudente: nella Legge di Bilancio non si prevede alcun gettito dal concordato biennale. E riguardano solo quelli che già sanno che è più conveniente pagare l’imposta sostitutiva del concordato, nel 2024 e nel 2025, piuttosto che la normale Irpef. (Corriere della Sera)