Perché Tesla è la casa automobilistica che risentirà meno dei dazi di Trump
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I dazi del 25% voluti dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, su tutti i veicoli importati nel paese e su alcune parti di auto colpiranno Tesla molto meno dei concorrenti, secondo analisti del settore. Anche se Elon Musk, amministratore delegato dell’azienda e stretto collaboratore di Trump, insiste a dire che la società ne risentirà comunque. I fatti chiave In una nota ai clienti di giovedì 27 marzo l’analista di Deutsche Bank Edison Yu ha scritto che, rispetto ai concorrenti Ford, General Motors, Chevrolet e Stellantis, Tesla è “in una posizione migliore” per quanto riguarda le nuove direttive di Trump in materia di commercio. (Forbes Italia)
Su altri media
Bruxelles dice di essere pronta a reagire. Von der Leyen si dice rammaricata e sottolinea la volontà di "cercare soluzioni negoziate" (LAPRESSE)
Gli Stati Uniti annunceranno "a breve" dazi sui prodotti farmaceutici. Non vogliamo più dover dipendere da altri paesi come durante il Covid", ha osservato Trump. (Trentino)
"Non mi interessa" se le case automobilistiche straniere alzano i prezzi a causa dei dazi: "spero che li aumentino perché se lo fanno la gente compra auto americane, ne abbiamo in abbondanza". Donald Trump conferma che non ci saranno ritardi sull'imposizione di dazi il 2 aprile, data definita dal presidente americano il giorno della liberazione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Non è chiaro quanto seriamente l'idea di dazi universali sia al momento valutata: lo staff di Trump sta lavorando alacremente in vista del 2 aprile, il giorno in cui dovrebbero scattare le tariffe reciproche. (Corriere del Ticino)
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Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato dal 2 aprile i dazi del 25% sull’automotive: si applicano sulle importazioni, pari a quasi 500 miliardi di dollari all’anno, di automobili, camion e componentistica. (Sky Tg24 )