Alessandro Giuli è il nuovo ministro della Cultura dopo le dimissioni di Sangiuliano: ecco chi è

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Alessandro Giuli è il nuovo ministro della Cultura dopo le dimissioni di Gennaro Sangiuliano in seguito allo scandalo che lo ha coinvolto. Ma chi è e cosa ha fatto nella sua carriera professionale? La sua carriera Alessandro Giuli, nato il 27 settembre 1975, è un giornalista professionista iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio dal 2004. Con una carriera che si estende per oltre due decenni, Giuli ha ricoperto ruoli di rilievo nei principali quotidiani e canali televisivi italiani, distinguendosi come editorialista politico, commentatore e conduttore televisivo. (Tecnica della Scuola)

Ne parlano anche altri media

Una colata di fango e veleno su Gennaro Sangiuliano. Il faccia a faccia con Luca Telese e Marianna Aprile viene registrato nel pomeriggio, proprio quando il ministro della Cultura sta rassegnando le dimissioni. (Liberoquotidiano.it)

Un messaggio di addio dopo le dimissioni irrevocabili comunicate alla premier, Giorgia Meloni, sull'onda del caso Boccia. Con una storia su Instagram l'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha pubblicato quello che sembra essere il suo addio al dicastero amministrato. (Corriere TV)

A parlare, dopo le dimissioni del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, è Maria Rosaria Boccia, l'imprenditrice al centro del caso che ha scosso, negli ultimi giorni, il governo italiano. «Mi dispiace, è una persona competente, meritava quel posto. (Corriere Roma)

Ora probabilmente, dopo giorni sulla cresta dell’onda e con mezzo governo appeso alle sue stories su Instagram, per Maria Rosaria Boccia — arrivata a 105 mila follower sul social più popolare — l’attenzione mediatica calerà, e chissà se parecchio o se l’imprenditrice campana riuscirà a capitalizzare la sua improvvisa notorietà. (la Repubblica)

E che Maria Rosaria Boccia doveva essere nominata «così non sarebbe successo niente». L’ex sottosegretario dimissionato da Giorgia Meloni e in cattivi rapporti proprio con il suo ministro oggi gli rende l’onore delle armi in un’intervista a La Stampa. (Open)

Un messaggio irrompe nella chat whatsapp del Consiglio dei ministri: «In lacrime vi abbraccio tutti». Dimissioni «irrevocabili»: scrive così in una lettera a Giorgia Meloni il ministro della Cultura ormai sull’uscio, travolto dal Boccia-gate, sfidato dall’ex amante e consigliera-ombra Maria Rosaria Boccia. (ilmattino.it)