Papa in Lussemburgo: «Per la pace, oneste trattative e onorevoli compromessi»

Dal Lussemburgo, «Paese dalle porte aperte», una delle tre sedi ufficiali dell’Unione europea, Papa Francesco parla ad un intero continente sfigurato dalla guerra e immemore della sua storia. Per raggiungere la pace e sanare questa «pericolosissima sclerosi» – l’appello alle autorità – servono «oneste trattative» e «onorevoli compromessi, che nulla pregiudicano e che invece possono costruire per tutti sicurezza e pace», evitando «inutili stragi» che hanno costi umani altissimi, perché «la guerra è sempre una sconfitta». (Romasette.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

«Dopo pranzo Papa Francesco ha preso un caffè con alcuni collaboratori in un locale nei pressi della Casa Arcivescovile», racconta Silere non possum, pubblicando una foto del Papa sulla sedia a rotelle accanto ai suoi collaboratori davanti al bancone di un bar gestito da un giovane in attesa di un caffè. (La Stampa)

“Un ponte indispensabile per costruire la pace e ripudiare la guerra”, “quasi una sintesi dell’Europa, da cui ripartire per la sua ricostruzione, fisica, morale e spirituale”. (Toscanaoggi.it)

Il ragazzo dietro il bancone deve essere rimasto di stucco quando, subito dopo pranzo, ha visto entrare nel suo bar il Papa in carrozzella accompagnato da tre guardie del corpo. Come fosse un qualsiasi altro avventore. (ilmessaggero.it)

Papa Francesco accolto a Palazzo dal re del Belgio, figlio di Paola Ruffo di Calabria

Città del Vaticano, 27 set. (Tiscali Notizie)

È una Chiesa «impegnata nello sviluppo integrale, nella presa in carico dei malati, dei poveri e degli emarginati», «non attaccata ai valori materiali, ma al servizio di Dio e degli uomini e dlele donne della nostra società», come ha spiegato il cardinale Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo, quella che il Papa incontra in cattedrale. (Famiglia Cristiana)

Re Filippo è al trono dall'abdicazione nel 2013 del padre, Alberto II del Belgio che ha regnato con accanto una regina consorte italiana, Paola Ruffo di Calabria. «Figlio mio, hai tutte le qualità di cuore e intellettuali per servire bene il nostro Paese», disse il re passando la mano al figlio Filippo che oggi ha accolto Papa Francesco (Corriere della Sera)