La pastasciutta antifascista del 25 luglio dei fratelli Cervi riempie le strade marchigiane: ecco dove. L'Anpi: «Una ricorrenza dal grande valore simbolico»

Torna la pastasciutta antifascista della Famiglia Cervi e nelle Marche sono più di venti i territori, dal Pesarese fino al Piceno, che hanno ospitato ieri sera, giovedì 25 luglio, grandi tavolate. Ma non preoccupatevi, in alcuni, si mangerà anche nel weekend. E il menù? Pasta condita con burro e parmigiano come la tradizione vuole. Altri naturalmente si sono affidati ad un condimento più ricco con il pomodoro (corriereadriatico.it)

Ne parlano anche altri giornali

Oltre trenta occasioni per dirsi antifascisti a tavola, semplicemente mangiando una pastasciutta. Anche in Lombardia si può ricordare e celebrare il giorno della caduta e dell'arresto di Mussolini nello stesso modo in cui lo fecero i fratelli Cervi a Campegine, nella Bassa reggiana, il 25 luglio 1943: ovvero con un fumante piatto di maccheroni. (La Repubblica)

La sera del 25 luglio 1943, quando tornando dai campi, la famiglia Cervi scoprì che Mussolini era stato arrestato pensò che era tempo di festeggiare e mettere fine anche a quella fame che il fascismo aveva regalato a tutto il paese per 20 anni. (Luino Notizie)

L’associazione “Città per Tutti” ETS-ODV organizza la seconda edizione di “H_Agibilis #oltrelebarriere”, un momento di riflessione sui temi dell’integrazione, della percezione della diversità, delle discriminazioni e delle loro conseguenze su chi le subisce. (Tarantini Time Quotidiano)

Stefano Pelloni e la pastasciutta antifascista, dopo gli insulti arriva la solidarietà bipartisan

Ieri sera (25 luglio) a San Pietro a Marcigliano, grazie all’ospitalità offerta dall’associazione Per San Pietro, l’Anpi di Capannori ha organizzato la pastasciutta antifascista, su proposta del museo di casa Cervi. (LuccaInDiretta)

Albertina Soliani, presidente dell’Istituto Cervi, apre così l’edizione numero 81 della pastasciutta antifascista di Casa Cervi a Gattatico giovedì sera dove hanno preso parte duemila persone. "Una pastasciutta col sapore della Costituzione, della libertà e della democrazia". (il Resto del Carlino)

Lo sa bene Riccardo Barbisan, legista, assessore al Bilancio al Comune di Treviso: la shitstorm, la tempesta di insulti, che ha investito in questi giorni Stefano Pelloni, consigliere comunale trevigiano del Pd, per un post sull'evento della "pastasciutta antifascista", lui l'ha subita in pieno poche settimane prima. (ilgazzettino.it)