L'antifascismo si celebra con la pasta: un evento che unisce l'Italia

Il 25 luglio 1943 segnò un momento storico per l'Italia: l'arresto di Mussolini. Per celebrare questo evento, la famiglia Cervi ha creato una tradizione unica, offrendo pastasciutta a tutti i cittadini di Campegine. Questa tradizione continua ancora oggi, con eventi che celebrano l'antifascismo in tutta Italia.

La "Pastasciutta Antifascista" è diventata un evento popolare in molte città italiane. A Induno Olona, l'evento ha avuto luogo la sera del 25 luglio, con una grande festa di solidarietà e fratellanza. A Chieti, Piazza Malta è stata piena di persone che hanno partecipato alla terza edizione della manifestazione, organizzata da Anpi e Comune, in collaborazione con le sezioni teatine di Cgil, Arci, Slow Food, Uds e l'associazione universitaria 360Gradi.

Nonostante le polemiche, la solidarietà è bipartisan. Riccardo Barbisan, assessore al Bilancio al Comune di Treviso, ha sperimentato la tempesta di insulti che ha investito Stefano Pelloni, consigliere comunale trevigiano del Pd, per un post sull'evento della "pastasciutta antifascista". Nonostante ciò, l'evento ha continuato a godere di un ampio sostegno.

L'evento "Pastasciutta Antifascista" avrebbe dovuto svolgersi a Bressane di Castelguglielmo, ma a causa di attacchi sui social media, lo spazio inizialmente concesso dal Comitato Bressane è stato revocato. Tuttavia, la manifestazione si è svolta a Salvaterra di Badia Polesine, grazie al Centro documentazione polesano e Ats Salvaterra, che ha concesso lo spazio necessario all'interno dell'area della Casa della cultura e della legalità in via dei Partigiani.

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