Capello: "Io e Sven, avversari ma mai nemici. Quel giorno in Portogallo a parlare di mare e vita..."

Avversari spesso, nemici mai. E sì che di battaglie uno contro l’altro ne abbiamo combattute parecchie, specialmente a Roma, quando i derby valevano gli scudetti. Io sulla panchina giallorossa, lui in quella della Lazio. Quando penso a Sven Goran Eriksson, però, davanti agli occhi non mi trovo mai un rivale. Anzi, il ricordo più bello di lui con il campo non c’entra nulla. Era estate e mi trovavo con mia moglie in vacanza in Portogallo, quando un giorno Sven mi invitò nella sua casa di Cascais (La Gazzetta dello Sport)

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Nonostante la loro separazione nel 2007, il legame tra i due è rimasto sempre forte, tanto che negli ultimi mesi della vita di Eriksson si sono riavvicinati, anche se solo a distanza. (Tuttosport)

«Mi auguro di sì, in quella stagione e in quelle che trascorsi con lui alla Lazio con la vittoria dello scudetto. Eriksson la volle a tutti i costi nonostante non l’avesse mai vista giocare dal vivo. (fcinter1908)

Sven Goran Eriksson ha giocato, spesso vinto, diffondendo un’ idea di calcio che era insieme bellezza e rispetto. Il suo carattere nordico si era vivacemente mescolato con quello mediterraneo, prima in Portogallo poi in Italia, dando vita ad un originale mix di cordialità, ironia e sorrisi. (articolo21)

Morte Eriksson, l'INIZIATIVA lanciata da Veron: «Giusto intitolare il nuovo stadio a lui e a Maestrelli»

Si dirà, giustamente, che Sven-Göran Eriksson era un signore, che era un uomo elegante, diversamente estraneo a un certo tipo di calcio, nella sua serietà pragmatica, senza alzare la voce, fino a uno sfinimento dei sentimenti procuratogli da un malattia che gli ha annunciato la fine con tanto di avvisaglie e di tempi, in quella tragedia dell’inguaribilità che colpisce tante persone e che porta con sé una tra le inquietudini per eccellenza. (Fantacalcio ®)

Nonostante le condizioni di salute dell’ex compagno fossero gravissime, l’arrivo della notizia ha colto l’avvocata impreparata, provocandole una profonda tristezza. Nancy Dell’Olio, avvocata di Bisceglie, si trova a fare i conti con un dolore profondissimo dopo la morte di Sven-Goran Eriksson, avvenuta a causa di un tumore al pancreas. (Virgilio Notizie)

PAROLE – «Forse si fa torto a tante bandiere della Lazio, ma penso che nelle figure di Maestrelli ed Eriksson possano riconoscersi molte generazioni di laziali, per questo credo che sarebbe la scelta giusta intitolare il nuovo stadio a loro due». (Lazio News 24)