Hanno ucciso l’Uomo Ragno: Elia Nuzzolo ha scoperto di essere stato preso per fare Max Pezzali a produzione inoltrata

Pubblicazione: 06 ottobre alle 14:00 La conferenza stampa di presentazione di Hanno ucciso l’Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883 ha perso la sua compostezza istituzionale dopo pochi minuti diventando una sorta di viaggio nella nostalgia degli anni ’90. Inevitabile la domanda su Jolly Blu, agghiacciante film sugli 883 prodotto nel 1998 che il creatore della serie Sydney Sibilia ammette di avere recuperato a pezzi su YouTube (BadTaste)

La notizia riportata su altre testate

Per l’occasione è in programma una conferenza di presentazione, l’appuntamento è per lunedì 7 ottobre alle ore 17:30 nella sala consiliare comunale di Palazzo Munari e sarà condotta dal giornalista Alessandro Andrelli. (Frosinone News)

Una precisazione: la fiction, in ben otto puntate, narra la, appunto, leggendaria storia degli 883 e solo degli 883, non si spinge quindi fino alla carriera da solista di Max Pezzali. Degli Antoni Senza un motivo apparentemente plausibile, Sky Studios ha deciso di produrre una miniserie sugli 883, intitolata, strano, Hanno ucciso l’Uomo Ragno, sottotitolo piuttosto sommesso: La leggendaria storia degli 883. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Hanno ucciso l'Uomo Ragno - Max (Elia Nuzzolo) e Mauro (Matteo Oscar Giuggioli) LUCIAIUORIO La serie tv sugli 883 è divertente e nostalgica come una loro canzone (Today.it)

Max Pezzali e Mauro Repetto, "Hanno ucciso l'Uomo Ragno" diventa una serie tv: «La leggenda degli 883 parla agli adolescenti di oggi e ieri»

di Irene Noli La nuova serie Sky Original, Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883, è pronta a debuttare il prossimo 11 ottobre. La serie dramedy, diretta da Sydney Sibilia, racconta la straordinaria storia del duo musicale italiano più iconico degli anni ’90, appunto gli 883. (Radio Capital)

O forse non osava proprio crederci. Non aveva grandi sogni Max Pezzali. (Corriere della Sera)

Quelli delle musicassette, dei telefoni a gettoni, dei primi computer. Un viaggio nel tempo dove gli eroi – casuali, provinciali e anche un po’ sfigati – sono due adolescenti degli anni 90 di nome Massimo, «un tipo che non credeva in sé stesso, che amava la musica e voleva farla senza sapere suonare né cantare», e Mauro, «un visionario che non accettava i no». (leggo.it)