"Vaffa non era per te, Francesca": Teo Mammucari lancia l’appello a Striscia

Vaffa non era per te, Francesca: Teo Mammucari lancia l’appello a Striscia
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Dopo giorni di polemiche e critiche a seguito dell'incidente nel programma Belve, Teo Mammucari ha deciso di dire la sua. Il momento in questione è il famoso "Vaffa..." che ha pronunciato mentre usciva dallo studio di Francesca Fagnani, suscitando un’ondata di reazioni negative, anche da parte di personaggi famosi come Noemi e Loredana Bertè. Mammucari ha voluto chiarire, in un’intervista a Striscia la Notizia, che quel "vaffa" non era rivolto alla padrona di casa, ma piuttosto a una reazione di frustrazione personale. (Torino Cronaca)

Su altri giornali

Brevissima - apparizione a Belve, il conduttore riflette sulla sua insicurezza in un'intervista con Selvaggia Lucarelli (Open)

Torniamo sulla "turbolenta" intervista di Teo Mammucari a Belve, interrotta dall'ospite in evidente difficoltà dopo un breve botta e risposta con la Fagnani. Il blocco si conclude con Mammucari che uscendo dallo studio esclama la parola "Vaffanculo". (Mediaset Infinity)

SEDE DI LAVORO: Perugia Zona di Lavoro: SPELLO (PG) (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

La versione di Mammucari, appello a Fagnani: «Puoi dire al pubblico che quel "Vaffanc**lo" non l'ho mai detto in studio?» - Striscia la notizia Video

L’ultima parola, si spera, è proprio quella della padrona di casa, che ha spiegato qual è l’effetto migliore (e inaspettato) di questa vicenda. Dalla risposta a caldo sui social, con gli audio della presentatrice svelati, alle polemiche a mezzo stampa. (DiLei)

Di Francesca Fagnani e dell'ospitata a Belve, dice: «Io la trovo brava, ma quando sono entrato mi è successo quello che mi era successo con te a Ballando. Ti attaccavo per difendermi perché soffrivo il tuo essere dominante. (Vanity Fair Italia)

Francesca Fagnani si racconta: “Da Mammucari comportamento inaccettabile. Piaccio perché sono senza pudore. Ecco per chi voto…” ROMA – “Purtroppo a volte succede che non si riesca ad avere un confronto paritario. (Dire)