È morto Antonio Sancassani, proprietario del cinema Mexico di Milano: programmò per decenni il «Rocky horror»
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È morto ieri a Milano a 82 anni compiuti da un mese, dopo una lunga malattia che sembrava debellata ed invece l’ha attaccato di nuovo, Antonio Sancassani, esercente, inventore promotore di una delle sale cinematografiche più amate della città, il Mexico, il Rocky horror Mexico, quel locale di periferia di 285 posti: si chiamava Savona, dov’era ubicato al n. 57, e sembrava destinato alla crisi che ha fatto scomparire quasi tutte le monosale di Milano. (Corriere Milano)
Se ne è parlato anche su altri media
Molti lo ricordano A ricordare l’uomo, l’animatore, il sottile imprenditore della cultura, il cinefilo, l’agitatore culturale a cui sta stretta la semplice definizione di ‘esercente’ saranno in tanti, noti e meno noti, chiamati sul palco ad intervenire spontaneamente, senza gerarchie ed eccessive cerimonie. (Mitomorrow)
Milano – Si è spento a 82 anni Antonio Sancassani, storico proprietario del cinema Mexico di via Savona, che rilevò nel 1980. (IL GIORNO)
Con la morte di Antonio Sancassani, avvenuta sabato 4 gennaio a Milano, si ha la sensazione che l’epoca degli esercenti cinematografici che vivono in simbiosi con la loro sala, legando a lei ogni successo e ogni sconfitta, sia definitivamente tramontata. (il manifesto)
Così hanno scritto nell’annuncio dell’iniziativa in ricordo di Antonio Sancassani, il patron del cinema Mexico, una sala da dove sono passate le migliori pellicole del cinema d’autore, indipendente e non. (La Repubblica)
Il cinema e le persone che lo amano oggi sono tristi”, è uno dei messaggi di cordoglio che si leggono sui social per la morte a 82 anni di Antonio Sancassani, proprietario da oltre 40 del Cinema Mexico a Milano (Artribune)
Dopo il successo alla 42a edizione del Torino Film Festival, con tutte le proiezioni sold out, arriva in sala dal 13 gennaio, distribuito da Luce Cinecittà, “Il mestiere di vivere”, documentario scritto e diretto da Giovanna Gagliardo che, a partire dall’ultimo frenetico giorno di vita di Cesare Pavese, mette al centro della storia l’uomo e lo scrittore attraverso vari capitoli che raccontano i tanti mestieri che ha sperimentato. (Il Giornale d'Italia)