È ufficiale: il 18 ottobre lo sciopero di automotive

ATESSA. È ufficiale, il mondo automotive, e con esso Stellantis Atessa e tutto il suo indotto, si ferma 8 ore il 18 ottobre e scende in piazza a Roma per difendere l'occupazione e costruire il futuro dell'auto. Lo hanno comunicato ieri le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm e si sono aggiunti alla protesta anche i colleghi di Fismic, associazione Quadri e Uglm. «La situazione del settore automotive in Italia e in Europa diventa sempre più critica. (Il Centro)

Su altri giornali

A poche settimane dalla conferma da parte di Carlos Tavares dell’avvio della produzione della nuova Fiat 500 ibrida, a partire dal 2026 nello stabilimento di Mirafiori, sullo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco si addensano invece le nubi. (La Gazzetta dello Sport)

Ha compattato il sindacato: Fim, Fiom e Uilm, rispettivamente guidate dai segretari generali Ferdinando Uliano, Michele de Palma e Rocco Palombella, martedì 24 settembre hanno proclamato lo sciopero unitario delle tute blu dell'automotive, indetto per il prossimo 18 ottobre. (Fiom-Cgil)

A Mirafiori, gli addetti alla linea di assemblaggio hanno lavorato solo cinque giorni a luglio e altrettanti a settembre. La produzione della Fiat 500 elettrica è stata interrotta per quattro settimane, e con le Maserati Gran Cabrio e Gran Turismo prodotte in numeri limitati, la situazione nello stabilimento torinese è tra le più critiche del paese. (WIRED Italia)

I lavoratori dell’automotive indicono un maxi sciopero

Da Termoli a Cassino, gli stabilimenti sono in agonia, e gli operai che vivono tra cassa integrazione e contratti di solidarietà, si sentono appesi a un filo sottile. La lenta decadenza degli stabilimenti ex-Fiat, ora Stellantis, in Italia sembra ormai irreversibile. (Collettiva.it)

La direzione dello stabilimento di Stellantis ha confermato un significativo calo della domanda per la popolare vettura di Fiat con la produzione che è scesa dalle attuali 395 vetture per turno a 320 vetture per turno. (ClubAlfa.it)

Il mondo dell’auto sta attraversando forse uno dei periodi più duri dell’ultimo decennio. La contrazione delle vendite e della produzione non sta risparmiando nessun costruttore. Basti pensare alla Volkswagen che ha già annunciato una drastica riduzione del personale in Germania, stimata intorno alle 30.000 unità, è considerata praticamente inevitabile per la sopravvivenza del costruttore. (AlVolante)