È ufficiale: il 18 ottobre lo sciopero di automotive

È ufficiale: il 18 ottobre lo sciopero di automotive
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Il Centro ECONOMIA

ATESSA. È ufficiale, il mondo automotive, e con esso Stellantis Atessa e tutto il suo indotto, si ferma 8 ore il 18 ottobre e scende in piazza a Roma per difendere l'occupazione e costruire il futuro dell'auto. Lo hanno comunicato ieri le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm e si sono aggiunti alla protesta anche i colleghi di Fismic, associazione Quadri e Uglm. «La situazione del settore automotive in Italia e in Europa diventa sempre più critica. (Il Centro)

Su altri giornali

La strategia omicida di John Elkann, perché è evidente la decisione di Stellantis di ridurre ai minimi termini la produzione di auto in Italia, accompagnata a quella di atrofizzare ogni tentativo di innovazione, ricerca e sviluppo, invertendo una rotta intrapresa qualche anno addietro, ha almeno avuto un risultato positivo. (Fiom-Cgil)

Il 18 ottobre 2024, il settore automobilistico italiano si fermerà per uno sciopero generale di otto ore. La manifestazione a Roma, indetta da Fim, Fiom e Uilm, coinvolgerà i lavoratori di Stellantis e delle aziende della componentistica. (FIRSTonline)

In una situazione di questo genere sembra del tutto fuori luogo la posizione di chiusura ideologica manifestata dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che continua a fare orecchie da mercante di fronte all’ipotesi di un arrivo di aziende automobilistiche cinesi in Italia (ClubAlfa.it)

I lavoratori dell’automotive indicono un maxi sciopero

A poche settimane dalla conferma da parte di Carlos Tavares dell’avvio della produzione della nuova Fiat 500 ibrida, a partire dal 2026 nello stabilimento di Mirafiori, sullo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco si addensano invece le nubi. (La Gazzetta dello Sport)

Anche Fiat Panda inizia ad accusare una frenata. La direzione dello stabilimento di Stellantis ha confermato un significativo calo della domanda per la popolare vettura di Fiat con la produzione che è scesa dalle attuali 395 vetture per turno a 320 vetture per turno. (ClubAlfa.it)

Il mondo dell’auto sta attraversando forse uno dei periodi più duri dell’ultimo decennio. La contrazione delle vendite e della produzione non sta risparmiando nessun costruttore. Basti pensare alla Volkswagen che ha già annunciato una drastica riduzione del personale in Germania, stimata intorno alle 30.000 unità, è considerata praticamente inevitabile per la sopravvivenza del costruttore. (AlVolante)