Attentati a Brasilia, corpo trovato è quello dell'attentatore

È stato confermato poco fa che il corpo trovato nella Piazza dei Tre poteri, vicino alla statua della Giustizia di fronte all'edificio della Corte suprema brasiliana, è quello del fabbro 59enne Francisco Wanderley Luiz, residente a Rio do Sul nello stato di Santa Catarina ma allontanatosi, a detta del figlio adottivo, da mesi per problemi famigliari. Francisco, candidatosi senza successo come consigliere comunale nel 2020 tra le fila del partito liberale di Jair Bolsonaro, è noto a Rio do Sul come Tiü França e sulla sua pagina Facebook aveva pubblicato due ore prima delle esplosioni un post con screenshot di messaggi inviati a sé stesso via WhatsApp (Il Messaggero Veneto)

Ne parlano anche altri giornali

Due forti esplosioni fuori dalla Corte Suprema del Brasile, a Brasilia, a pochi giorni dal vertice del G20 che si terrà a Rio de Janeiro e che riunirà i leader di tutto il mondo. L'area è stata isolata; le esplosioni sono risuonate alla fine della sessione di lavoro e i giudici sono stati evacuati in sicurezza. (Tiscali Notizie)

Brasilia è in stato di allerta dopo che un lupo solitario ha fatto esplodere due ordigni nella Piazza dei Tre Poteri, vicino alla Corte Suprema, al Parlamento e al Palazzo Planalto. La terza bomba, tuttavia, non è esplosa. (la Repubblica)

L'uomo è morto davanti agli occhi di una dipendente della Corte dei Conti brasiliana (Open)

VIDEO Brasile, due esplosioni vicino a Corte Suprema Brasilia: un morto

L’uomo si è suicidato pochi secondi dopo i fatti. Si è trattato di bombe fatte esplodere verso le 19.30 locali da un attentatore, identificato come il 59enne Francisco Wanderley Luiz, un lupo solitario secondo le prime ricostruzioni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il presunto attentatore suicida, secondo quanto riportato dai media locali, avrebbe agito da solo e alcuni anni fa si si sarebbe candidato alle elezioni municipali per il Partito Liberale dell’ex presidente Bolsonaro. (RSI Radiotelevisione svizzera)

Il palazzo è stato evacuato (LAPRESSE)