Meloni boccia il referendum sulla cittadinanza dopo le 500mila firme raggiunte: "Non serve nuova legge"

Meloni boccia il referendum sulla cittadinanza dopo le 500mila firme raggiunte: Non serve nuova legge
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Approfondimenti:
Virgilio Notizie INTERNO

L’Italia ha “una ottima legge sulla cittadinanza” e dunque non serve cambiarla. Così da New York, dove è intervenuta all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni boccia dopo il quorum delle 500mila firme raggiunto il referendum sulla cittadinanza con cui si propone di dimezzare il termine di 10 anni per ottenere la cittadinanza italiana. Meloni boccia il referendum sulla cittadinanza Il referendum sulla cittadinanza Forza Italia va avanti sullo Ius Scholae Meloni boccia il referendum sulla cittadinanza Nella serata di martedì 24 settembre, dopo il raggiungimento del quorum, da New York è intervenuta sul tema la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. (Virgilio Notizie)

La notizia riportata su altri giornali

Quindi stiamo continuando a passare i nostri messaggi di moderazione, stiamo lavorando come sempre con i nostri alleati, anche come presidenti del G7, e con loro dobbiamo valutare le iniziative da portare avanti ma ci sono delle interlocuzioni che si stanno muovendo, ovviamente partendo sempre dalla necessita' di fare tutti qualche passo indietro". (Tiscali Notizie)

Si tratta di un referendum propositivo, escluso dalla nostra Costituzione; di una innovazione legislativa che vuole prevedere che un articolo della legge del 1992 sui figli adottati si applichi erga omnes, cioè a chiunque". (Civonline)

Compagni e compagnucci in festa: ieri il referendum sulla cittadinanza ha raggiunto il quorum delle 500 mila firme. Dopo poco meno di venti giorni l’obiettivo è stato centrato, per la soddisfazione di +Europa – a capo dell’iniziativa – e degli altri partiti di sinistra che sono saliti sul carro. (Nicola Porro)

Calenda: referendum cittadinanza? "No, nel metodo e nel merito"

È un’onda salita dal basso. Trainata da attori, registi, atleti e influencer, che ormai non ne possono più della politica». È con toni lirici che Repubblica ha ieri sottolineato il raggiungimento del quorum delle 500mila firme necessario per sottoporre all’ammissione della Consulta il referendum che vorrebbe abbassare da dieci a cinque gli anni richiesti agli stranieri per ottenere la cittadinanza italiana. (Liberoquotidiano.it)

Sì, perché nel rush finale l’arretratezza, per una volta, è servita al progresso. È presto per dirlo, ma sembra che stia andando in tilt anche l’idea dell’Italia cattiva con il p… Caro Merlo, non crede che il tilt del sito del ministero, invece di danneggiare, abbia aiutato il referendum che vuole portare da dieci a cinque gli anni di residenza per chiedere la cittadinanza? (la Repubblica)

Una "visione differente" sulla questione della cittadinanza, rispetto ai promotori del referendum per ridurre a 5 anni il tempo (attualmente di 10 anni) di residenza legale oggi necessario come pre-condizione per chiedere di diventare cittadini italiani. (Tiscali Notizie)