Bayer, il crollo in Borsa e il fantasma di Monsanto: quanto pesa (ancora) il peggior affare
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Bayer ha cancellato il nome Monsanto, ma l’acquisizione da 63 miliardi di dollari cash dell’azienda americana produttrice del famigerato Roundup (pesticida a base di glifosato) e semi geneticamente modificati, conclusa nel 2018, pesa ancora sui conti del gruppo chimico-farmaceutico tedesco. Dopo aver annunciato una nuova perdita di 4,18 miliardi nel terzo trimestre, provocata dalle difficoltà nella divisione agritech, e aver tagliato le stime di utile per il 2024 a 10,4-10,7 miliardi, ieri le azioni Bayer sono crollate del 14,5% a 20,88 euro, a Francoforte, centrando il duplice record negativo di titolo peggiore del Dax e dello Stoxx Europe 600 (Corriere della Sera)
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DAX Compagnia chimico-farmaceutica (LA STAMPA Finanza)
Compagnia chimico-farmaceutica produttore tedesco di farmaci (Teleborsa)
Bayer (LA STAMPA Finanza)
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L’agricoltura mette in crisi Bayer, la zavorra del glifosato Nelle prime contrattazioni di questa mattina, le azioni di Bayer sono scivolate dell’8,4% a 22,37 euro, il minimo degli ultimi 20 anni. (Start Magazine)
Il titolo del colosso chimico-farmaceutico tedesco accusa una flessione superiore al 12% ed è la maglia nera sia dell’indice Dax sia dello Stoxx Europe 600. (Il Sole 24 ORE)