Freddie Mercury e il museo di Zanzibar: una riabilitazione postuma

Ce n’è voluto di tempo perché Zanzibar si accorgesse di Freddie Mercury.

E a quel punto è diventato una leggenda in ogni parte del pianeta.

Almeno 73 anni, visto che Farrokh Bulsara, il vero nome del cantante dei Queen, è nato a Stone Town, capitale dell’isola africana, il 5 settembre 1946.

Poi il nulla.

Le abitudini Perché le abitudini sessuali di Freddie, zoroastriano non praticante, non erano ben viste (per usare un eufemismo) da quelle parti. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

La figura di Mary Austin, come abbiamo sottolineato in più occasioni, è stata fondamentale nella vita di Freddie Mercury. E ancora, Mary Astin è stata vicino a Freddie Mercury fino alla fine della sua vita, a dimostrazione del suo grande amore; la madre del leader dei Queen ha parlato di Mary Austin, dichiarando che cosa pensa di lei. (R3M)

Il museo è stato creato a Stone Town, dove il leader dei Queen nacque il 5 settembre 1946. Il Freddie Mercury Museum è stato inaugurato il 24 novembre per commemorare il 28° anniversario della scomparsa del grande artista. (SanremoNews.it)

L’intuizione di Andrea Boero e Jave Jafferji seguita da un meticoloso lavoro di ricerca ha così portato alla raccolta di foto esclusive, testimonianze e dediche custodite al piano terra della casa dove Farrokh Bulsara visse. (IMPERIAPOST)

Freddie Mercury probabilmente è il più grande frontman di tutti i tempi. Freddie Mercury Museum: il primo museo dedicato al frontman dei Queen. Nonostante tutte le controversie, nella sua città natale è stato inaugurato un museo a lui dedicato. (R3M)

nel Regno Unito, il museo presenta dediche e testimonianze degli amici più stretti del cantante, più di 100 foto Il giorno dell’inaugurazione esclusive custodite al piano terra della casa e il certificato di nascita. (Corriere della Sera)

E’ ospitato nel cuore di Stone Town, esattamente nella casa dove Farrokh Bulsara visse. L’intuizione di Andrea Boero e Jave Jafferji seguita da un meticoloso lavoro di ricerca ha così portato alla raccolta di foto esclusive, testimonianze e dediche custodite al piano terra della casa dove Farrokh Bulsara visse. (Riviera24)