Tajani “Toti costretto a lasciare, giudici condizionano il voto”

ROMA (ITALPRESS) – “Toti costretto a lasciare per la libertà, così i giudici condizionano il voto”. Lo dice il vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani in una intervista a “La Stampa” commentando le dimissioni del Presidente della Liguria Giovanni Toti comunicate venerdì con una lettera. Il leader di Forza Italia parla quindi delle elezioni per il nuovo mgovernatore che si terranno entro novanta giorni: “La sfida è aperta, serve un candidato esterno ai partiti. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Se ne è parlato anche su altri media

Motivazioni che non convincono l’opposizione che rinfaccia all’ormai ex governatore di avere tenuto ferma la macchina regionale con danni gravi alla funzionalità della macchina il cui incedere non era certo favorito da un presidente chiuso in casa, inseguito dalle accuse di corruzione e di finanziamento illecito, ogni giorno descritto dai quotidiani come socio in affari di personaggi discussi come il ricchissimo imprenditore Aldo Spinelli e l’ex presidente del porto di Genova Paolo E. (L'Eco di Bergamo)

"Mi assumo la responsabilità di chiamare alle urne i liguri nei prossimi tre mesi”, scrive il governatore in una lettera. Probabilmente si terranno in autunno, in concomitanza con l'Emilia Romagna e l'Umbria. (la Repubblica)

Le dimissioni del leader regionale degli arancioni segnano un punto di svolta per il movimento fondato Toti, che in provincia di Imperia ha raccolto l'appoggio di tanti amministratori locali e l'adesione di sindaci influenti. (Riviera24)

Ora inizia il secondo tempo

– Dopo ottanta giorni Toti si arrende. Così, ieri mattina ha rassegnato le "dimissioni irrevocabili" dalla carica di presidente della regione Liguria con una lettera scritta a mano in stampatello, consegnata dal fedelissimo assessore Giacomo Giampedrone, all’ufficio protocollo dell’Ente. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

È la lettera di un detenuto. La lettera di dimissioni scritta a mano, poche righe un po’ sghembe in stampatello, è una deliberata scelta che dice molte cose sullo stato d’animo di Giovanni Toti. (La Stampa)

Il procuratore Nicola Piacente può andare soddisfatto negli spogliatoi alla fine di questo primo tempo. Lo fece anche da procuratore di Como, suo precedente incarico, dopo aver smantellato a colpi di arresti e avvisi di garanzia la giunta in carica per un'inchiesta che nove anni dopo la Cassazione sentenziò essere una clamorosa bufala (tutti assolti per non aver commesso il fatto). (il Giornale)