Il futuro politico di Giovanni Toti dopo le dimissioni

Giovanni Toti, ex governatore della Liguria, ha recentemente rassegnato le dimissioni. Nonostante ciò, la sua carriera politica potrebbe non essere ancora conclusa. Toti, infatti, potrebbe riacquistare la sua libertà, dimostrando così il vile ricatto a cui è stato sottoposto: vuoi uscire di casa, tornare ad essere libero e allora dimettiti.

Sono state avviate delle interlocuzioni tra l'ufficio affari giuridici di Regione Liguria e la presidente della Corte d'appello per definire la data delle prossime elezioni regionali. Lunedì potrebbe essere il giorno giusto per conoscere la data scelta per la Liguria. "La finestra temporale per indire le elezioni - ha detto il presidente ad interim Alessandro Piana - è di 2-3 mesi, oltre non si può andare" a meno che il Governo decreti un election day che porterebbe la Liguria alle urne assieme a Umbria ed Emilia Romagna il 17 e 18 novembre.

Il dibattito politico si è infiammato dopo le dimissioni del presidente della Liguria, Giovanni Toti, con i liguri chiamati alle urne entro i prossimi tre mesi. Sulla questione è intervenuto anche il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in una lunga intervista alla Stampa. “Mettere Toti nella condizione di scegliere tra le dimissioni e l’uscita dagli arresti domiciliari rappresenta un tentativo di condizionare il voto dei liguri”, ha detto Tajani al quotidiano Torinese.

Toti è stato accusato di corruzione e di finanziamento illecito, ogni giorno descritto dai quotidiani come socio in affari di personaggi discussi come il ricchissimo imprenditore Aldo Spinelli e l’ex presidente del porto di Genova Paolo E. Queste motivazioni non convincono l’opposizione che rinfaccia all’ormai ex governatore di avere tenuto ferma la macchina regionale con danni gravi alla funzionalità della macchina il cui incedere non era certo favorito da un presidente chiuso in casa.

Ordina per: Data | Fonte | Titolo