MO, Pellegrino (FdI): sinistra condanni senza ambiguità violenza a manifestazione

“Bene aveva fatto la Questura di Roma a negare l’autorizzazione alla manifestazione pro Palestina, tenutasi poi a Roma ieri. L’intolleranza e la violenza hanno trionfato, con conseguenze gravi per l’ordine pubblico e l’incolumità delle forze dell’ordine poste lì a sorvegliare. Sono stati lanciati sassi, bottiglie e bombe carta contro la polizia, segno che questi facinorosi non avevano argomenti o voglia per contestare civilmente Israele (La Voce del Patriota)

Se ne è parlato anche su altri media

ROMA (ITALPRESS) - Guerriglia urbana in piazzale Ostiense alla manifestazione non autorizzata pro Palestina. Dopo oltre tre ore di calma totale, alcuni manifestanti incappucciati si sono avvicinati alle forze dell’ordine che ne avevano impedito il corteo per tutto il pomeriggio, ne è nata una colluttazione che ha portato al lancio di sassi e bottiglie, fumogeni e petardi. (Il Sole 24 ORE)

Scontri a Roma durante il corteo non autorizzato pro Palestina . Alcuni manifestanti hanno provato ad avanzare andando incontro alle forze dell’ordine in tenuta antisommossa. (Il Fatto Quotidiano)

“Le violenze di Roma sono inaccettabili. Lo ha scritto su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. (Agenzia askanews)

Roma, scontri al corteo pro-Palestina: feriti 30 agenti. Sassi e bombe carta contro la polizia, 5 fermati. Meloni: «Intollerabile, grazie a chi ci difende»

Ieri a Roma è accaduto ciò che si temeva da settimane. Nel corso della manifestazione pro-Pal (o pro-Hamas, purtroppo spesso è la stessa cosa) la violenza di attivisti e antagonisti si è materializzata. (Nicola Porro)

Alle forze dell’ordine, oggetto tra l’altro di una violenta sassaiola, va espressa piena e totale solidarietà ed un ringraziamento per la professionale e responsabile gestione della piazza”. (La Voce del Patriota)

Prima la calma apparente poi gli scontri innescati da gruppi di infiltrati, antagonisti prevalentemente del Nord Italia, arrivati da Padova, Torino e spalleggiati anche da ultrà dei centri sociali napoletani e da anarchici vicini agli ambienti universitari romani. (ilmessaggero.it)