Come cambia il Superbonus nel 2025: tutte le ultime notizie

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PgCasa ECONOMIA

Content manager e blogger, narratrice digitale appassionata di condividere idee e storie che ispirano e informano. Specializzata in interior design e tendenze del settore arredo, è affascinata da tutto ciò che riguarda il mondo della casa. Il panorama degli incentivi fiscali per la riqualificazione edilizia è in continua evoluzione, e il Superbonus non fa eccezione. Dalla riduzione delle aliquote alla ridefinizione dei criteri di accesso, passando per le nuove tipologie di interventi ammissibili, analizziamo le principali novità, le limitazioni introdotte e le opportunità ancora disponibili, offrendo una panoramica essenziale per chi intende usufruire dell’incentivo. (PgCasa)

Ne parlano anche altre fonti

Il governo può tirare un respiro di sollievo. Tutto merito della stretta sugli sconti per le ristrutturazioni nell’edilizia fortemente voluta dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Eurostat, in un parere ex-post diffuso lo scorso 5 luglio, ha fornito la propria opinione sulla classificazione del Superbonus nel conto consolidato delle amministrazioni pubbliche per gli anni 2020-2023 e per il 2024. (Sky Tg24 )

La recente riforma del Superbonus, convertita in legge a maggio, ha introdotto importanti novità nella gestione dei crediti d’imposta, con impatti significativi sui conti pubblici italiani. Eurostat ha infatti espresso il suo parere sulla contabilizzazione dei crediti del Superbonus, definendo nuove modalità che influenzeranno il deficit statale negli anni a venire. (Edilizia.com)

Il superbonus peserà di meno

È quanto ha reso noto ieri l'Istat riportando il parere di Eurostat sulla computazione nel conto consolidato delle amministrazioni pubbliche. Il Superbonus 110% quest'anno potrà essere classificato come credito d'imposta «non pagabile», ossia i cui effetti per cassa si esplicano nell'anno di godimento dello sconto in dichiarazione dei redditi. (il Giornale)

Una conseguenza involontaria del credito d'imposta legato alla pandemia ha portato ancora una volta il rapporto debito/pil italiano su una traiettoria ascendente. Tutto ciò avviene in un contesto in cui si accentuano le preoccupazioni degli investitori per la sostenibilità fiscale, come dimostrano la debacle del mini-budget nel Regno Unito del 2022 e le elezioni anticipate in Francia, a cui seguirà una convergenza di eventi in autunno che potrebbe mettere alla prova l'appetito del mercato per il debito sovrano italiano. (Milano Finanza)

Tradotto in termini pratici significa che per lo stato ci sarà meno deficit agli occhi dell’Europa. Secondo Eurostat il Superbonus sarà contabilizzato nei conti pubblici come credito di imposta non pagabile nel 2024. (Economy Magazine)