A Udine si spreca poca acqua Il Cafc migliora i contatori

Nella gestione della risorsa idrica il Friuli si piazza decisamente meglio rispetto alla Venezia Giulia. A certificarlo sono i dati diffusi dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre: in termini di spreco d’acqua Pordenone è la città capoluogo messa meglio in regione, con un indice di dispersione pari al 12,1 per cento (ogni cento litri d’acqua, poco più di dodici litri non arrivano nelle case degli utenti), seguita da Udine con il 21,3 per cento. (Il Messaggero Veneto)

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In questa particolare graduatoria la regione non brilla, collocandosi al terzo posto in Italia dopo Basilicata (65,5 per cento) e Abruzzo (62,5 per cento). Quella più virtuosa è l'Emilia Romagna (29,7 per cento). (Altomolise.net)

In Italia ogni 100 litri di acqua immessa nella rete per usi civili ne arrivano all’utente poco meno di 58; gli altri 42 (pari a un valore assoluto di 3,4 miliardi di metri cubi) si perdono lungo la rete idrica che in molte parti del Paese è datata e in cattivo stato di salute. (Il Giornale delle PMI)

In tutto il Paese ogni 100 litri di acqua immessa per usi civili ne arrivano all'utente poco meno di 58, in Veneto 57,8, in Friuli Venezia Giulia poco meno di 57,7 (dati del 2022). La siccità sta colpendo duro il Sud Italia e non solo. (ilgazzettino.it)

“In Italia ogni 100 litri di acqua immessa nella rete per usi civili ne arrivano all’utente poco meno di 58; gli altri 42 (pari a un valore assoluto di 3,4 miliardi di metri cubi) si perdono lungo la rete idrica che in molte parti del Paese è datata e in cattivo stato di salute”. (il mio giornale)

In Italia, la rete idrica si rivela un vero e proprio colabrodo, con perdite che ammontano a 42 litri ogni 100 immessi nella rete per usi civili. Questo dato allarmante, fotografato dalla Cgia di Mestre, evidenzia una dispersione di 3,4 miliardi di metri cubi d’acqua, un valore che rappresenta una vera e propria emergenza per un Paese che si trova spesso a fare i conti con periodi di siccità. (Alessandria today)

A livello nazionale, dei 40 miliardi di metri cubi all’anno che consumiamo, 41% è in capo all’agricoltura (16,4 miliardi di metri cubi), il 24% viene impiegato per usi civili (9,6 miliardi di metri cubi), il 20% per l’industria (8 miliardi di metri cubi) e il 15% per produrre l’energia elettrica (6 miliardi di metri cubi). (ComoZero)