"Mi sfidava a sparagli al petto": Arcangelo Correra ucciso a 18 anni da Renato Caiafa

Mi sfidava a sparagli al petto: Arcangelo Correra ucciso a 18 anni da Renato Caiafa
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Arcangelo Correra, il 18enne morto a Napoli nella notte del 9 novembre per un colpo di pistola partito dal 19enne Renato Caiafa, suo amico, pochi istanti prima di essere colpito "lo sfidava a sparare, mostrando il petto. Tutti guardavano nella loro direzione e, una volta esploso il colpo, gli avevano urlato 'cosa hai fatto?'". È la ricostruzione dell'omicidio contenuta nell'ordinanza con la quale il gip di Napoli ha disposto il carcere per Caiafa. (Today.it)

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Graffiti, altarini, slogan e scritte di camorra vanno rimossi, cancellati, non possono continuare ad offendere l’estetica di mura e palazzi, ma anche la sensibilità di cittadini e viaggiatori. Sono queste le motivazioni che spingono il prefetto di Napoli Michele di Bari ad introdurre la questione dei graffiti in odore di malaffare nel comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza. (ilmattino.it)

Si complica l’omicidio del 18enne Arcangelo Correra, colpito alla fronte da una pistola calibro 9x21 nel centro di Napoli. Gli inquirenti hanno recuperato il secondo proiettile inesploso, ma potrebbero esserci altri elementi ancora da chiarire, tant’è il cugino Renato Benedetto Caiafa è stato fermato per ricettazione dell’arma, ma non per l’omicidio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

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NAPOLI. (ROMA on line)