Giulia Cecchettin citata da Ursula von der Leyen: l’emozione di papà Gino

Giulia Cecchettin citata da Ursula von der Leyen: l’emozione di papà Gino
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Io Donna INTERNO

Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, Giulia Cecchettin è diventata un simbolo. Citata anche dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. E il padre di Giulia, Gino Cecchettin, ha raccontato di essersi «emozionato tantissimo» sentendo nominare sua figlia, la cui storia «è arrivata (Io Donna)

Ne parlano anche altri media

Secondo l'indagine dell'Ue sulla violenza di genere, circa 50 milioni di donne tra i 18 e i 74 anni, ovvero quasi il 31%, hanno subito violenza fisica o sessuale, minacce incluse. Il 20% delle donne in Ue ha subito violenza fisica o sessuale, minacce incluse, da una persona diversa dal partner. (L'Eco di Bergamo)

La partecipazione al 25 novembre non ha età, non conosce spazio e tempo. Momenti di riflessione per le strade, nelle piazze, nelle scuole. (LA NAZIONE)

Dare risposta in tempo alle richieste d’aiuto e, ancor meglio, contrastare in modo efficace questo flagello sociale è difficile; ci si può riuscire grazie a un’articolazione di servizi orientati e mostrando alla vittima di violenza che c’è una via d’uscita a simili situazioni proponendo, tramite una rete di attenzione e protezione, la possibilità di raggiungere il recupero personale. (Oggi Treviso)

Rabbia e dolore in piazza: "Fermiamo i femminicidi". Una battaglia senza età che parte dai più giovani

Il murale è stato realizzato dai bambini della Ludoteca e dai ragazzi e ragazze del Centro di aggregazione. (La Nuova Sardegna)

Il nuovo servizio, basato su tecnologia OpenAi e sviluppato con il supporto di Bain & Company, offre assistenza continua agli studenti ed è disponibile 24 ore su 24, sette giorni su sette. (Frosinone News)

Ieri 25 novembre, è stata la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la prima senza Giulia Tramontano e Giulia Cecchettin, uccise entrambe da chi un tempo diceva di amarle, la prima addirittura incinta del suo primo bambino, quel figlio ucciso dal proprio padre, senza un minimo di rimorso, mai considerato davvero come essere vivente, ma solo un intralcio alla vita che desiderava, un'esistenza libera da relazioni, ma soprattutto priva di responsabilità, una finta libertà in nome della quale ha ucciso. (DiLei)