Elezioni Francia, le intenzioni di voto: lepenisti in testa, boom della Sinistra, Macron indietro

Piena campagna elettorale in Francia in vista delle elezioni legislative del 30 giugno (primo turno) ed il 7 luglio (secondo turno). Secondo i sondaggi la destra del Rassemblement National è al 34% seguita dall’unione delle Sinistre data al 29%. Il partito del presidente Macron è al 22%. Macron, nell’atto di scioglimento dell’Assemblea Nazionale, ha detto: “è una decisione grave, pesante, ma è soprattutto un atto di fiducia. (StrettoWeb)

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L'estrema destra francese di Rassemblement National è in testa con il 34%, seguita dal Nuovo Fronte Popolare, che raggruppa la sinistra francese, al 29% e poi al terzo posto Renaissance, il partito di Emmanuel Macron, al 22%. (la Repubblica)

Bisogna creare "una nuova maggioranza", ha detto oggi ai microfoni di Tf1 l’ex alleato della maggioranza che ha subito preso le distanze dal presidente all’indomani della dissoluzione dell’Assemblea. Ora ne è necessaria una nuova. (Liberoquotidiano.it)

L’ultimo, condotto dall’Ifop per Le Figaro, dà la il blocco centrale dei macronisti al 22%, lontano dalla sinistra riunitasi nel Nuovo fronte popolare (Nfp), al 29% e al Rassemblement National, al 34%. (Corriere del Ticino)

Eliseo, bordata contro Macron: "Il parquet è pieno di scarafaggi...", finisce a insulti

Il clima della brevissima campagna elettorale francese si scalda più che mai in queste ore. Come raccontavamo da queste colonne alcuni giorni fa, Le Pen e sinistra volano nei sondaggi, lasciando le president Macron solo al terzo posto. (il Giornale)

Quella che è apparsa come una mossa disperata di Emmanuel Macron non gli riconsegnerà la maggioranza in Assemblea, ma gli ha fatto guadagnare un po’ di voti. Il risultato vede favorita l’estrema destra del Rassemblement National che sta tessendo accordi locali con i candidati dei Repubblicani, ma gli ultimi sondaggi dicono che la sinistra unita avanza e Macron è riuscito, a otto giorni dal nuovo voto, a recuperare il 4% rispetto alle elezioni del 9 giugno scorso. (Il Fatto Quotidiano)