Regionali, il vero vincitore è l’astensionismo
Paolo Natale «L’astensionismo punisce il centrodestra. Umbria ed Emilia si confermano le roccaforti della sinistra, che vince anche se per una manciata di voti in più rispetto alla precedente tornata elettorale che aveva visto il cdx conquistare l’Umbria, per la prima volta in 50 anni, e ottenere un ottimo piazzamento in Emilia Romagna». Oggi cosa è cambiato? «È venuta meno», ragiona Paolo Natale, politologo dell’Università Statale di Milano, «la forza propulsiva della Lega di Matteo Salvini che era riuscita a imporsi come primo partito». (Italia Oggi)
Se ne è parlato anche su altre testate
E ci mancherebbe altro. Ma quando ormai sistematicamente partecipa al voto meno della metà degli aventi diritto, una riflessione di fondo sul futuro delle democrazie rappresentative sarebbe opportuna. (Corriere della Sera)
Il doppio successo del centro-sinistra nella sfida delle regionali di Emilia – Romagna e Umbria nelle elezioni svolte il 17-18 novembre non deve trarre in inganno. Di FRANCO ASTENGO (L'Eco - il giornale di Savona e Provincia)
Hai voglia a dire che il gossip non è politica. Perché adesso, che è il momento delle analisi del voto delle regionali, la risposta non può che essere: Dagospia-Governo 2-0. (MOW)
Luci e ombre della vittoria del centrosinistra. (Secolo d'Italia)
Nelle pieghe esiste la congiuntura locale, in Emilia-Romagna nonostante le polemiche e il tentativo di strumentalizzare la catastrofe ambientale occorsa qualche settimana prima dal voto il governo erede della tradizionale cultura della sinistra ha retto e il maggiore partito che la esprime, il Pd, ha dilagato rappresentando quasi la metà dell’elettorato che si è recato alle urne. (L'HuffPost)
Ritrarsi, rispondere, come Bartleby lo scrivano di Melville, «Preferirei di no» anche al minimo impegno di apporre una croce su una scheda, è il segno del drammatico sfilacciarsi di un legame che è essenziale. (Corriere della Sera)