Novità stipendi e pensioni: in manovra nuovi aumenti in arrivo, ecco da dove partono

Con l’imminente arrivo della Legge di Bilancio, che dovrebbe essere completata entro la fine dell’anno e entrare in vigore il 1° gennaio 2025, c’è grande attesa per alcune novità fiscali, in particolare per la nuova riforma dell’IRPEF. Se su alcuni punti della manovra ci sono ancora divergenze all’interno della maggioranza, sulla nuova IRPEF sembra esserci unanimità. È quindi molto probabile che la modifica dell’IRPEF venga approvata. (InvestireOggi.it)

La notizia riportata su altre testate

Non basterà la spinta del taglio al cuneo contributivo e il sostegno alle famiglie numerose, le due misure che il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, indica nel Piano strutturale di bilancio come le… (la Repubblica)

Il Piano strutturale di bilancio (Psb) «non lascia indietro nessuno» e si concentra «sulla sostenibilità del sistema pensionistico e la qualità del sistema sanitario». (il Giornale)

Previsto anche il riordino della sanità integrativa, la promozione di stili di vita sani e azioni di contrasto all’antibiotico resistenza. Il Mef ha confermato che la spesa sanitaria salirà oltre del target dell’1,5% previsto dal Patto con Bruxelles ma numeri certi ancora non ce ne sono. (Quotidiano Sanità)

Si tratta di una novità dovuta alla riattivazione dei vincoli di bilancio che erano stati sospesi per la pandemia e al nuovo Patto Ue di stabilità e crescita. In sostanza, i Paesi in condizione di deficit eccessivo (come l’Italia) devono definire la “traiettoria” della spesa pubblica che intendono seguire per rientrare, entro 4 anni (estendibili a 7), dal deficit stesso. (Avvenire)

Il Piano Strutturale di Bilancio di Medio Termine diffuso dal Governo italiano conferma che lo scenario tendenziale di finanza pubblica è più "virtuoso" rispetto a quanto stimato in precedenza (anche per via della revisione al rialzo del livello del PIL nominale). (LA STAMPA Finanza)

L'oggetto è il Piano strutturale di bila… “Non lascia indietro nessuno”, è il frutto di “un sentiero di politica fiscale prudente e realistico, credibile”, afferma Giancarlo Giorgetti. (L'HuffPost)