La Spagna introduce il ‘congedo climatico’: a casa dal lavoro per la crisi ambientale
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– Fino a quattro giorni di congedo pagato per evitare di mettersi in viaggio in condizioni meteorologiche estreme causate dalla crisi climatica: è la misura varata oggi dal governo spagnolo, grazie alla quale i lavoratori spagnoli potranno richiedere il cosiddetto “congedo climatico”. La nuova disposizione ha lo scopo di “creare una regolamentazione in conformità con l’emergenza climatica”, affinché “nessun lavoratore debba correre dei rischi”, ha spiegato la ministra del Lavoro e dell’Economia Yolanda Diaz alla televisione spagnola RTVE (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La notizia riportata su altre testate
La misura, che entrerà in vigore venerdì 29 novembre con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale di Stato (Boe), è stata varata dal Consiglio dei ministri dopo che le alluvioni di fine ottobre nella regione di Valencia hanno causato oltre 200 vittime. (WIRED Italia)
Una ferita che non si rimargina, per la devastazione causata dalla furia delle piogge e per l'abbandono, l'inerzia e la "mancanza di coordinamento e di linee guida chiare da parte delle autorità competenti sui lavori di ricostruzione", di cui si lamentano le sindache di Paiporta, Catarroja e Benetússer, tre delle località più colpite. (L'HuffPost)
A un mese dal disastro ambientale che ha travolto la regione di Valencia provocando oltre 200 morti, la Spagna approva un provvedimento storico: il congedo climatico. (Corriere della Sera)
Il nuovo «congedo climatico» rappresenta una risposta diretta alle critiche rivolte ad alcune aziende che, nonostante l’allerta rossa diramata dall’agenzia meteorologica nazionale, avevano richiesto ai propri dipendenti di continuare a lavorare durante la catastrofe. (Vanity Fair Italia)
Il congedo climatico introdotto dal governo spagnolo prevede che lavoratori e lavoratrici possano usufruire di quattro giorni di permesso retribuiti in caso di allerte meteo. (Fanpage.it)
Si tratta di congedi retribuiti che dureranno da uno a quattro giorni e saranno sfruttabili quando "un lavoratore non potrà recarsi fisicamente sul posto di lavoro" o svolgere le proprie mansioni in remoto. (Sky Tg24 )