Beirut stremata tra raid e sfollati: «Dimezzate le armi di Hezbollah»

DALLA NOSTRA INVIATA BEIRUT «Continueremo la nostra lotta contro Israele». Un bambino con la maglietta gialla lacera si arrampica davanti alla fotografia di Nasrallah. Si mette in posa e fa il segno di vittoria. I fotografi di tutto il mondo iniziano a scattare. Dahieh, Hezbollah convoca un press tour nel suo quartier generale ferito per mostrare quelli che il gruppo descrive come «alcuni dei barbari attacchi israeliani contro edifici residenziali». (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il lungomare dello struscio e delle coppiette, una delle strade più chic del Medio Oriente è diventato l’ultimo luogo sicuro di chi è dovuto scappare da Sud. Sua nipote Fatima mangia una merendina che le ha lasciato un passante. (Corriere della Sera)

Le bombe a 50 metri dal convento, la strage di civili, l'ordine di evacuazione. Fra Toufic Bou Merhi racconta a Tempi la «terribile» fuga da Tiro: «Che cosa abbiamo fatto per meritare una punizione così?» (Tempi.it)

Le famiglie in fuga dalle violenze in Libano stanno lottando per trovare sicurezza nei rifugi in tutto il Paese. Almeno un milione di persone sono attualmente sfollate, parliamo di un quinto della popolazione, mentre la metà ha lasciato le proprie case negli ultimi quattro giorni. (Save the Children Italia)

Il sindaco di Rmeich, al confine con Israele: “Siamo isolati, il nostro paese ha scorte per una settimana”

La popolare suor Hind (chiamata Ennet a San Gimignano) è dell’ordine religioso di Santa Marta creato dal vescovo ligure Tommaso Regio. Ha paura, tanta paura per i bombardamenti continui a Beirut. (LA NAZIONE)

In un ribaltamento storico, migliaia di libanesi e siriani cercano oggi rifugio in una Siria instabile, segnando un drammatico cambio di direzione rispetto agli anni passati, quando erano i siriani a cercare scampo in Libano. (Inside Over)

Milad Al Alam è il sindaco di Rmeich, un villaggio cristiano nel Sud del Libano proprio a ridosso della linea Blu, dista un paio di miglia dalla frontiera dove, da ieri notte, le forze israeliane hann… Ma la situazione qui è molto molto difficile: abbiamo scorte per una settimana”. (la Repubblica)