Procura Trapani, detenuti torturati anche con lancio urine
"Nel reparto blu, oggi è chiuso per carenze igienico sanitarie, venivano portati i detenuti in isolamento, con problemi psichiatrici o psicologici, e che subivano violenze e torture. Alcuni agenti agivano con violenza non episodica ma con una sorta di metodo per garantire l'ordine". L'ha detto il procuratore di Trapani Gabriele Paci in conferenza stampa sull'inchiesta nel carcere. Il gip Giancarlo Caruso ha qualificato la violenza come tortura, in alcuni casi. (La Nuova Venezia)
Se ne è parlato anche su altri media
Trapani – Si sarebbero resi protagonisti di vere e proprie torture ai danni dei detenuti, andate avanti a lungo, i 25 poliziotti penitenziari arrestati per fatti avvenuti nel carcere Pietro Cerulli di Trapani. (Tempo Stretto)
Così il presidente dell’associazione Antigone, Patrizio Gonnella, commenta gli arresti degli agenti penitenziari a Trapani. «Quanto emerso in queste ore relativamente a quello che è accaduto nel carcere di Trapani, dove 46 persone sono indagate per vari reati, tra cui quello di tortura, segnala ancora una volta quanto questo reato sia fondamentale, per diverse ragioni - dice Gonnella -. (Giornale di Sicilia)
Secondo le indagini, nel carcere Pietro Cerulli Trapani non venivano perpetrate solo violenze fisiche ma risulterebbero anche false relazioni di servizio, artatamente utilizzate per calunniare i detenuti e coprire gli abusi. (Giornale di Sicilia)
E poi secchi riempiti di urine mescolate ad acqua lanciati addosso, calci, pugni, perquisizioni illegali, umiliazioni di ogni sorta. Buttato per terra, un lenzuolo di sopra e massacrato di botte: «Tanto questo è nero, non si vede un cazzo», se la ridevano. (il manifesto)
La vittima in questo caso era un detenuto marocchino a cui- si legge nel decreto di perquisizione che parla di trattamento inumano e degradante- «è stato causato un verificabile trauma psichico». Poi gli hanno fatto percorrere il corridoio della sezione completamente nudo. (Giornale di Sicilia)
Tutti gli agenti coinvolti nell'inchiesta sul reparto blu del penitenziario. E c'è anche il caso Lauria (Tempo Stretto)