Paesi Ue spaccati sui dazi alle e-car cinesi: Italia e Francia a favore, Germania contro. Berlino: "Non innescare guerra commerciale"
L’Unione Europea si è spaccata sulla proposta di introdurre dazi nei confronti di alcuni produttori di auto elettriche assemblate in Cina. Nel Comitato difesa commerciale (Tdi), che si è riunito venerdì mattina, non è stata raggiunta la necessaria maggioranza qualificata a favore o contro la proposta della Commissione: 10 Stati tra cui hanno l’Italia e la Francia votato a favore, cinque – guidati dalla Germania – contro e ben 12 si sono astenuti, tra cui la Spagna (Il Fatto Quotidiano)
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I Paesi dell'Ue non sono riusciti a trovare un accordo su una proposta che prevedeva l'imposizione di pesanti dazi sui veicoli elettrici cinesi. Sarà la Commissione europea a superare l'impasse e a decidere le tariffe PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)
La fase finale della partita a poker è aperta e l’Unione europea ha giocato una carta di valore nonostante il no della Germania e di altri quattro governi (alcuni satelliti produttivi dell’industria dell’auto federale come Ungheria e Slovacchia): ancora non sono noti i contenuti, ma entro il 30 ottobre la Commissione Ue pubblicherà sulla Gazzetta ufficiale l’ultimo atto per la conferma dei dazi sulle auto elettriche cinesi importate. (Il Messaggero - Motori)
L’immagine più potente della svolta energetica e del processo di decarbonizzazione avviato dall’Unione europea viene paradossalmente da un paese che ha deciso di uscirne. Gli applausi e le lacrime degli operai che rimarranno ancora qualche anno alle dipendenze della società per smantellare ciò che rimane, hanno sottolineato l’evento epocale. (Corriere del Ticino)
È arrivato il via libera definitivo ai dazi europei sulle auto elettriche importate dalla Cina. Oggi, venerdì 4 ottobre, si è svolta a Bruxelles la riunione del Comitato di difesa commerciale in cui i 27 paesi Ue sono stati chiamati a esprimersi sull’introduzione dei dazi aggiuntivi fino al 36,3% sulle vetture a batteria importate da Pechino. (Open)
La notizia fa rumore, ma era nell'aria da tempo la decisione di Bruxelles di realizzare questo deterrente per arginare l'espansione cinese. Alla fine è arrivato il voto che ha determinato la scelta dei Paesi Ue di dare il via all'introduzione di dazi aggiuntivi definitivi fino al 36,3% sulle auto elettriche cinesi in risposta ai maxi sussidi sleali elargiti dal Governo di Pechino. (Virgilio)
Nonostante l'assenza di una maggioranza qualificata a favore o contraria durante il voto del comitato Tdi (Trade Defence Instruments), la Commissione può procedere autonomamente con l'adozione della misura. (il Giornale)