Addio a Enzo Carra. La sua foto in manette fu uno choc
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Fu in quel quattro marzo 1993 che iniziò a finire per noi l’età dell’innocenza, e insieme alla speranza cominciammo a perdere l’illusione che sarebbe bastato un giustiziere a fare giustizia. I giustizieri sempre giovani, belli, senza macchia e senza peccato. E fu quella foto di Enzo Carra condotto da due carabinieri verso un’aula del tribunale di Milano, la mani strette in mezzo agli "schiavettoni" riservati ai mafiosi, a rompere l’incantesimo che da oltre un anno aveva legato il pool Mani pulite alla voglia di palingenesi che sempre prende gli italiani dopo un po’ che vedono in giro le stesse facce, e affidano la ramazza al demiurgo di turno. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ne parlano anche altri giornali
Roma, 2 feb "Enzo Carra è stato una persona perbene che ha sempre servito la politica senza mai servirsene. Nella sua vita, negli anni di tangentopoli, ha dovuto affrontare i furori giustizialisti per la sola ragione di essere stato collaboratore del Segretario della DC, Arnaldo Forlani. (La Sicilia)
A lungo cronista ed editorialista de Il Tempo, tra il '70 e l'87, Carra abbracciò poi l'impegno diretto in politica. Prima portavoce della Dc con l'allora segretario Arnaldo Forlani, poi l'ingresso in Parlamento nel 2001, con la Margherita. (L'HuffPost)
Enzo Carra (ansa) Chi era Enzo Carra: seppe rialzarsi e rifarsi una vita tra politica e giornalismo di Stefano Folli (la Repubblica)
E' morto a Roma a 79 anni Enzo Carra, giornalista ed ex portavoce della Dc ai tempi di Forlani. Nel 1993 l'interrogatorio di Antonio Di Pietro con lui in manette fece discutere l'opionione pubblica (La Repubblica)
Le due carnefici di Enzo Carra sono state la giustizia e la politica, entrambe al minuscolo. Il ricordo di Damato (Start Magazine)
“Garbo, intelligenza, ironia” riassume Mario Ajello sul Messaggero. “Portavoce e consigliere gentile, sottile, colto e scettico quanto bastava per influenzare i giornali” lo definisce Filippo Ceccarelli su Repubblica. (Il Fatto Quotidiano)