Il Green deal non è più una bibbia, si può smontare. E stavolta i tedeschi ci danno una mano (di A. Mauro)
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Sono passati due mesi da quando a Strasburgo Ursula von der Leyen si è impegnata a non abbandonare il Green deal, tendendo la mano ai Verdi, che con i loro 53 voti sono stati determinanti per la riconferma della tedesca alla guida della Commissione europea. La presidente aveva addirittura accolto i Verdi come parte costitutiva della sua nuova maggioranza parlamentare, esplicitandolo in con… (L'HuffPost)
Su altri giornali
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha partecipato oggi al Consiglio Competitività dell’Unione Europea, a Bruxelles. Nel suo intervento, il ministro ha presentato ai colleghi europei le linee guida della proposta italiana per una nuova politica industriale europea, in linea con le indicazioni del report Draghi, che sarà formulata in un ‘non-paper’ con gli altri Paesi che condividono i contenuti della proposta italiana. (Energia Oltre)
Il ministro tedesco «Robert Habeck intende mantenere la data del 2035» per lo stop ai motori a combustione interna «ma è disponibile a discutere di tutte le condizioni per giungere a quell'appuntamento con un'industria europea competitiva, discutere su quali risorse, anche risorse comuni, e della neutralità tecnologica come una delle condizioni fondamentali». (Il Messaggero - Motori)
La Germania non è assolutamente intenzionata ad appoggiare le richieste dell'Italia sulla revisione della strategia europea per il passaggio all'auto elettrica. Anzi, Berlino si oppone alle richieste del governo di Giorgia Meloni di cui ieri si è fatto portavoce il ministro al Made in Italy Adolfo Urso. (EuropaToday)
Secondo il report di Forrester per il 2025, ci sono tre principali settori in cui gli investitori dovrebbero concentrare la loro attenzione: quantum security, intelligenza artificiale (IA) e sostenibilità digitale. (Proiezioni di Borsa)
Lo ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel suo intervento al Consiglio Competitività. Se non interveniamo subito, tra qualche mese troveremo qua fuori gli operai dell'industria europea, così come abbiamo trovato qualche mese fa gli agricoltori europei". (Italia Oggi)
L’Italia trova subito una sponda nella Germania sul fronte del futuro dell’auto e delle regole europee. Il ministro della Transizione Energetica tedesco, Robert Habeck, appoggia la richiesta italiana di rivedere in fretta i parametri sulle emissioni di CO2 delle auto, anticipando l’operazione dal 2026 alla prima metà del 2025. (Rinnovabili)