Madre si suicida gettandosi dal quinto piano del "Pugliese Ciaccio" di Catanzaro: la Pro Loco di Sersale avvia raccolta fondi a sostegno della famiglia
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La Pro Loco di Sersale, nel Catanzarese, d’intesa con l’amministrazione comunale e le associazioni del territorio, ha avviato una raccolta fondi solidale a sostegno della famiglia di Paola Talarico, la giovane mamma che ieri si è tolta la vita gettandosi dal quinto piano dell’ospedale ‘Pugliese Ciaccio’ di Catanzaro. Poco prima, la figlia di 7 anni era stata trasferita nella stessa struttura ospedaliera dopo essere precipitata dalla finestra di una Casa famiglia a Botricello, riportando diversi traumi. (Il Dispaccio)
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Una tragedia dai contorni ancora indefiniti, quella che si è consumata ieri mattina tra Botricello e Catanzaro, dove una donna di 35 anni ha deciso di porre fine alla sua vita in seguito a una brutta caduta della figlia dal secondo piano, avvenuta nella casa famiglia in cui vivevano. (ilmessaggero.it)
La bambina ha riportato diversi traumi ma non sarebbe in pericolo di vita. La donna, dopo essere stata portata in ospedale insieme alla figlia, ha aperto una finestra e si è gettata nel vuoto. (Corriere della Sera)
Prima la bambina che precipita dalla finestra, poi la corsa in ospedale e infine il suicidio della mamma. Una tragedia dai contorni ancora indefiniti, quella che si è consumata ieri mattina tra Botricello e Catanzaro, dove una donna di 35 anni ha deciso di porre fine alla sua vita in seguito a una brutta caduta della figlia dal secondo piano, avvenuta nella casa famiglia in cui vivevano. (ilmattino.it)
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Sono giudicate stabili dai medici le condizioni della bambina di sette anni caduta ieri dal secondo piano di una casa famiglia a Botricello, in provincia di Catanzaro. Ieri sera è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico multidisciplinare. (Zoom24.it)
di TERESA ALOI A Botricello, Paola era arrivata a dicembre 2023. In pieno clima natalizio, quando le strade brillano sotto le luminarie e nelle case si respira aria di festa. Era arrivata da un vicino centro della Presila catanzarese, su indicazione dei Servizi sociali che hanno sempre supportato e aiutato la giovane mamma. (La Nuova Calabria)