Consiglio regionale: no a discussione su Autonomia Differenziata, approvato Rendiconto generale e consolidato 2023

È iniziata, a palazzo Campanella, la seduta del Consiglio regionale, con all'ordine del giorno sei proposte di legge e due provvedimenti amministrativi. In apertura di seduta il capogruppo Pd Domenico Bevacqua ha chiesto che fosse inserito nell'ordine dei lavori, la proposta di provvedimento amministrativo relativo alla di referendum abrogativo della legge sull'Autonomia differenziata, sostenendo l'importanza "di dare la possibilità all'Aula di esprimersi e comprendere le posizioni dei singoli consiglieri". (Il Lametino)

Su altri media

Non diffondiamo paure ma raccontiamo la verità al Paese che Calderoli e la Lega vogliono spaccare. Non solo tra Nord e Sud ma anche tra aree del Nord più ricche e aree interne e di montagna. (Corriere della Sera)

Noi oggi siamo in Senato a votare gli ultimi provvedimenti prima della pausa estiva. Stasera sono su La7, alle 20.30 a In Onda con Telese, Aprile, Cuzzocrea. (Matteo Renzi)

All’alba di Fratelli d’Italia, nel 2014, per esibire le radici antifederaliste della sua eredità post-missina, firmò personalmente un disegno di legge per abrogare l’articolo della Costituzione che prevede l’Autonomia differenziata; e anzi, già che c’era, proponeva di cancellare del tutto le Regioni e pure le Province, per creare 36 nuove «regioni/province», tra cui quella del Tanaro e dell’Etruria. (Corriere della Sera)

Autonomia differenziata, Barbagallo: "La sanità non può essere sacrificata, no al partenariato pubblico-privato"

A organizzare la mobilitazione è un gruppo di associazioni e partiti fra cui Anpi, PD, i sindacati CGIL e UIL, ma anche Legambiente, la fondazione Centro Culturale Valdese, la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Pinerolo. (L'Eco del Chisone)

116, terzo comma, della Costituzione, sulla c.d. È questo l’obiettivo che Governo e Parlamento stanno perseguendo – nonostante il pregiudiziale e non argomentato dissenso dell’opposizione – con l’attuazione dell’art. (Il Sole 24 ORE)

Con il regionalismo differenziato i rischi di acuire le disuguaglianze tra Nord e Sud non vanno sottovalutati. Rischi legati soprattutto ad una maggiore autonomia nell’ambito della sanità pubblica e in particolare il raggio d’azione considerato riguarda due punti: gli adempimenti Lea -Livelli essenziali di assistenza- e la mobilità sanitaria. (ilSicilia.it)