“Nessuno si prepara alla guerra. Il militarismo non è la nostra filosofia”: la Spagna frena sull’allarmismo in Europa

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Il Fatto Quotidiano ESTERI

La commissaria Ue per la Gestione delle Crisi Hadja Lahbib che illustra il proprio “kit” per sopravvivere 72 ore, il ministro della Difesa Guido Crosetto che si chiede se l’Italia sia o meno in grado di difendersi in caso di guerra, mentre Ursula von der Leyen spinge l’Europa verso lo scontro con la Russia. E in più c’è la bozza della Strategia di Preparazione dell’Unione, documento presentato dall’esecutivo comunitario, in cui l’Europa chiederà alle famiglie dei Paesi membri di attrezzarsi con scorte di emergenza. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altre testate

Un impegno che verrà sostenuto da Madrid senza “compromettere lo stato sociale”. Robles concorda che è “urgente” rafforzare la sicurezza europea e ridurre le dipendenze tecnologiche (dagli Stati Uniti – NdR), migliorando allo stesso tempo il coordinamento militare. (Analisi Difesa)

Anche la Spagna, all’incrocio dei venti di guerra, vede il suo governo vacillare senza una maggioranza certa (gli alleati di sinistra e gli autonomisti hanno annunciato secca contrarietà) sui propositi di riarmo che Pedro Sanchez ha annunciato alle Cortes. (L'HuffPost)

Berlino ha da poco approvato un programma di spesa militare che in 12 anni potrebbe superare i 600 miliardi di euro, finanziati a deficit. L'ex premier Mario Draghi insiste con la "guerra alla Russia" e asserisce che l'Europa deve seguire la Germania sul riarmo in quanto potrebbe "restare indietro". (Il Giornale d'Italia)

Spagna, spaccatura sulla difesa: Sánchez annuncia investimenti; la società civile va in piazza

Lei è spassosa quando fruga ridanciana nella sua borsa estraendo pezzi di un fantomatico kit della sopravvivenza nel caso una sventura (oltre alla sua stessa presenza nella Commissione ovviamente) si dovesse abbattere su noi tapini europei. (Il Giornale d'Italia)

Dentro il Parlamento il primo ministro socialista spagnolo Pedro Sánchez annunciava un piano nazionale per potenziare l'industria della sicurezza e della difesa del Paese, come parte degli sforzi richiesti dall'Unione europea di fronte alla minaccia russa e al disimpegno statunitense. (la Repubblica)