Venom – The Last Dance domina il box office internazionale

Venom – The Last Dance domina il box office internazionale
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Il box office internazionale dell’1-3 novembre ha visto la top 10 incassare, complessivamente, 175,5 milioni di dollari, secondo le stime di Comscore e Insidekino. In una classifica dominata da Venom – The Last Dance, si fa strada anche il cinema indiano. La vetta della classifica, vede appunto in prima posizione il terzo capitolo della trilogia di Venom con 68,4 milioni di dollari in 66 Paesi per un totale internazionale di 227 milioni di dollari. (Cineguru)

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Nonostante risultati sotto le aspettative al box office domestico e incassi generali lontani dai livelli dei primi due capitoli, Venom: The Last Dance continua ad essere il film del momento anche al box office spagnolo. (Box Office)

Il lungo weekend cominciato con la notte di Halloween e proseguito con il ponte del 1 novembre ha dato i suoi frutti, regalandoci un interessante podio al box office. Se analizziamo i dati complessivi di questi quattro giorni, è Venom – The Last Dance ad occupare (di poco) la prima posizione con un totale di 1.963.339 milioni, seguito dal Parthenope di Sorrentino che ne ha portati a casa 1.935.219. (Ciak Magazine)

Stando ai dati condivisi da ComScore, è ancora Venom: The Last Dance a guardare tutti dall’alto. Dopo un debutto al di sotto delle aspettative settimana scorsa, il threequel Marvel Sony con protagonista Tom Hardy regge discretamente e si mantiene al primo posto della classifica degli incassi. (Box Office)

Box office Usa, Venom: The Last Dance resta al primo posto

Venom: The Last Dance ha infatti incassato $227.1 milioni nei vari mercati internazionali, insieme a $90 milioni negli Stati Uniti, che portano il totale a $317.1 milioni di dollari. Nel suo secondo weekend di programmazione, il film ha superato i $300 milioni di dollari al box office mondiale. (Comics Universe)

The Last Dance Un film di Paolo Sorrentino. (MYmovies.it)

Interessi su 8 milioni in buoni fruttiferi dell’85? Pazzesco il montante incassato Non sono poche le famiglie italiane che nei cassetti conservano buoni fruttiferi sottoscritti negli anni Ottanta. Probabilmente molte di esse ogni tanto si saranno chieste quanto potrebbero ricavarne se decidessero di liquidarli oggi. (Blowingpost)