Schizofrenia, Aifa approva rimborso per antipsicotico ogni 2 mesi
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(Adnkronos) – L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato la rimborsabilità di aripiprazolo in formulazione iniettabile a lunga durata d’azione (Lai), somministrato una volta ogni 2 mesi per il trattamento di mantenimento della schizofrenia nei pazienti adulti stabilizzati con aripiprazolo. La decisione di Aifa – informano in una nota Otsuka Pharmaceutical Italy e Lundbeck Italia – si è basata sulla valutazione positiva dello studio bridging di farmacocinetica di 32 settimane. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
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Diabete tipo 2. Ok di Aifa alla rimborsabilità di tirzepatide, primo e unico farmaco di una nuova classe terapeutica L’Aifa ha approvato la rimborsabilità di tirzepatide, il primo e fino ad oggi unico farmaco di una nuova classe terapeutica, agonista recettoriale di Gip e Glp-1. (Socialfarma - il portale web della farmacia)
Diabete, sono in arrivo nuove cure che stanno rivoluzionando la storia clinica e l'approccio a questa malattia cronica che comporta danni a medio e lungo termine su tutti gli organi e apparati e che, se non prevenuta, curata o se curata male per le difficoltà di aderenza alle prescrizioni degli specialisti ruba letteralmente anni di vita ai pazienti recando danni alla retina, al cervello, al cuore, ai reni e a tutti gli organi vascolarizzati a causa del danno ai vasi sanguigni. (ilmattino.it)
I casi di diabete di tipo 2 in Italia sono in aumento. Una svolta arriva dal primo farmaco di una nuova classe, tirzepatide. Come funziona Partiamo dalle cifre. (DiLei)
Una patologia di difficile gestione: solo una persona su due con diabete di tipo 2 raggiunge il target prefissato di 6,5-7% dell’emoglobina glicata (HbA1c), parametro di riferimento che indica se il diabete nel tempo è ben compensato. (RIFday)
Un nuovo farmaco per il diabete di tipo 2 sarà presto disponibile per tutti i pazienti italiani. Parliamo del tirzepatide, il primo di una nuova classe di farmaci a doppia azione che ha come bersaglio due recettori ormonali, Glp-1 e Gip, e promette un’azione terapeutica più potente, con minori effetti collaterali e la necessità di una singola somministrazione settimanale. (la Repubblica)
Permangono tanti bisogni ancora non soddisfatti dei pazienti: le criticità organizzative e strutturali del percorso di cura e le barriere multifattoriali ritardano la diagnosi e l’accesso tempestivo a opzioni terapeutiche innovative. (PharmaStar)