Polonia: 5 grandi Paesi Ue a favore di eurobond per la Difesa
Articolo Precedente
Articolo Successivo
«Per la prima volta cinque Paesi (Ue) si sono pronunciati a favore di obbligazioni europee per finanziare la Difesa, è una vera novità». L’annuncio è del ministro degli esteri polacco Radoslaw Sikorski ed è stato espresso nel corso della conferenza stampa al termine della riunione dei responsabili degli esteri di Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito che si è svolta a Varsavia. Nel comunicato finale della riunione, è indicato che si vuole «rafforzar e la sicurezza e la difesa dell’Europa , utilizzando tutte le leve a nostra disposizione, ivi compreso il potere economico e finanziario dell’Unione Europea, e rafforzando la base industriale europea». (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altri media
Milano, 19 nov. Nella capitale belga il Ministro ha preso parte alla riunione dell'Agenzia Europea per la Difesa (EDA), ha incontrato il collega tedesco Boris Pistorius e ora segue i lavori del Consiglio Affari Esteri in formato Difesa. (il Dolomiti)
Gli eurobond per la difesa sono “un’idea da accogliere con favore”, perché “garantirebbero in modo europeo l’indebitamento delle nazioni” per raggiungere l’obiettivo Nato del 2 per cento del Pil da destinare alla difesa. (EuNews)
È arrivata la mitica ora del “debito comune” come viatico verso una vera Unione federale? Parliamo di un incontro fra ministri degli Esteri, fra cui quello britannico per discutere della situazione dell’Ucraina dopo la vittoria di Trump e del permesso di Biden all’utilizzo di armi a lunga distanza dentro la Russia da parte di Kiev. (il manifesto)
ROMA (ITALPRESS) – “L’aumento della spesa militare è un tema che viene sollevato da tempo, diversi governi si sono impegnati a raggiungere il 2% del Pil in spese per la difesa: per quanto riguarda l’Europa, sarebbe opportuno eliminare i vincoli relativi all’incidenza delle spese di difesa sul patto di stabilità. (CremonaOggi)
Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine della riunione con gli omologhi europei a Bruxelles, commentando l'ipotesi rilanciata dal vertice dei ministri degli Esteri a Varsavia. (ilmessaggero.it)
Un Recovery per finanziare la corsa al riarmo, sotto forma di titoli di debito comune dell'Unione Europea per incrementare le spese militari e raggiungere e superare l'obiettivo sancito all'interno della Nato del 2% del Pil. (L'HuffPost)