Eredità Agnelli, i legali degli Elkann: «Sequestro ingiustificato. I beni sono alla luce del sole»

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Calcio e Finanza ESTERI

L’ultima novità di giornata,, riguardo all’indagine che ha posto al centro dell’attenzione l’eredità di Marella Caracciolo ai tre nipoti John, Lapo e Ginevra Agnelli, ha evidenziato come sarebbero state sfruttati, per eludere il Fisco italiano, due trust “fittizi” alle Bahamas, delle “donazioni false” di opere d’arte e oggetti preziosi per un valore di 170 milioni di euro. Novità che sono state indicate dal tribunale di Torino nel decreto con cui nei giorni scorsi è stato disposto il sequestro di denaro e titoli per 74 milioni di euro a carico dei nipoti della donna (John, Lapo e Ginevra Elkann) e altri due indagati. (Calcio e Finanza)

Su altri giornali

L'Eredità del Re. Ossia di Gianni Agnelli. E' questo il titolo dello speciale mandato in onda ieri sera da La7, una riproposizione della puntata di "100 Minuti" con l'inchiesta "Autostop" realizzata da Giovanna Boursier sui destini dalla ex Fiat, oggi Stellantis. (Torino Cronaca)

Le indagini sulla successione di Marella Caracciolo emerse nei giorni scorsi con il sequestro disposto giudice delle indagini preliminari Antonio Borretta del Tribunale di Torino con il decereto Proc. n. (Italia Oggi)

Il razzo intercettato dall’antiaerea.Ieri pomeriggio il capo di Stato maggiore dell’Idf, Herzi Halevi, ha dichiarato che le truppe di te... (La Verità)

«Caro ingegnere...»: così Elkann si è preso soldi, quadri e lingotti dell'eredità Agnelli

Potremmo esagerare se la signora si facesse accompagnare nell'ufficio comunale da un avvocato di Zurigo o di Ginevra». È uno dei suggerimenti che l’avvocato Peter Hafter indica a John Elkann in una mail datata 8 luglio 2011 in cui si discute del cambio di residenza di Marella Caracciolo, da Saint Moritz a Lauenen (Gstaad). (Corriere della Sera)

Un risiko di fiduciarie, di fondi esteri e di trust creato con un solo obiettivo: nascondere il tesoro estero di Gianni Agnelli, metterlo al riparo sia dai diritti del fisco che dalle mire di Margherita, l'unica figlia ancora in vita, in rotta di collisione col resto del clan. (il Giornale)

Secondo l’accusa, John, Lapo e Ginevra si sono spartiti un enorme patrimonio per non farlo figurare nell’eredità della nonna. Almeno così sostengono loro: per la Procura e per il giudice Antonio Borretta, invece, quelli erano regali falsi. (Torino Cronaca)