"It Ends With Us" arriva su Prime mentre Blake Lively e Justin Baldoni finiscono in tribunale
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"It Ends With Us" arriva su Prime mentre Blake Lively e Justin Baldoni finiscono in tribunale It Ends With Us è arrivato in streaming su Prime Video, ma a tenere banco sono le vicende giudiziarie tra i suoi due protagonisti. Risale a martedì 31 dicembre l’ultimo atto di una storia che si protrae oramai da mesi. In questa data Variety riporta che Justin Baldoni, produttore, regista e principale interprete maschile della pellicola, ha intentato una causa contro il New York Times per l’ammontare di 250 milioni di dollari per colpa di un’inchiesta che Baldoni ritiene diffamatoria nei propri confronti. (Today.it)
Su altre testate
I due attori protagonisti di It Ends With Us, film tratto dal bestseller di Coleen Hoover, hanno trasformato il loro drama in un legal thriller e la verità sulla vicenda sempre molto al di là da venire in tempi brevi. (Fanpage.it)
L'attore, noto per la serie tv Jane The Virgin. Baldoni si è unito a una decina di querelanti che chiedono 250 milioni di dollari per calunnia e invasione della privacy: al centro è lo scoop del 21 dicembre in cui veniva messo in luce un clima tossico sul set ma che, secondo Baldoni e altri, sarebbe stato costruito ad arte usando comunicazioni «selezionate ad hoc» e «alterate, privandole del contesto e deliberatamente manipolate per ingannare» i lettori. (ilmattino.it)
L'ex star di Gossip Girl da icona di stile viene messa sulla gogna accusata di promuovere il film (che affronta il tema della violenza sulle donne) come se fosse una commedia romantica e dei prodotti per capelli del suo marchio. (ilmessaggero.it)
Per Baldoni "la storia del 'Times' si basava quasi interamente sulla narrativa non verificata e autoreferenziale di Lively" (Rolling Stone Italia)
Siamo noi a dire basta, film sentimentale drammatico in streaming a partire da oggi su Prime Video. (ComingSoon.it)
Freedman, avvocato veterano di Hollywood, ha aggiunto inoltre che la denuncia di Baldoni smaschererà le falsità contenute nella denuncia della Lively - in particolare una serie di messaggi di testo privati che mostrerebbero Baldoni messaggiare e inviare e-mail con la responsabile delle pubbliche relazioni Jennifer Abel e l'esperta di gestione delle crisi Melissa Nathan mentre pianificavano quella che la Lively sostiene essere una campagna diffamatoria orchestrata per "distruggere" la sua reputazione. (Movieplayer)