Cartello contro Segre in corteo pro Pal di Milano, procura indaga per odio razziale

(Adnkronos) – Prime denunce in procura a Milano dopo i cartelli comparsi sabato scorso nel corteo pro Palestina che è sfilato in centro a Milano e che mostrava l’immagine della senatrice a vita Liliana Segre, del ministro Guido Crosetto e di altri noti esponenti definiti “agenti sionisti”. La procura si appresta ad aprire un fascicolo con l’ipotesi di reato di “propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa”. (CremonaOggi)

Ne parlano anche altre fonti

– “Per fortuna mia madre sa ancora affrontare con ironia quello che le piove addosso. Del resto, ne ha passate così tante nella vita, che non si lascia certo abbattere da un cartello che la definisce agente sionista”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Durante quel corteo è stato osservato un minuto di silenzio per Hassan Nasrallah, capo di Hezbollah ucciso con un raid israeliano la sera prima a Beirut. (il Giornale)

Durante il corteo pro Palestina, infatti, è apparso un cartello con il volto della senatrice Liliana Segre e del ministro Guido Crosetto definiti 'agenti sionisti'. (MilanoToday.it)

Minaccia pro Pal: "Saremo in piazza"

La Procura guidata da Marcello Viola è pronta ad aprire un fascicolo con l'ipotesi di reato di "propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa". (La Repubblica)

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La Procura di Milano è infatti pronta ad aprire un fascicolo con l'ipotesi di reato di «propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa» nei confronti (per il momento) di due nomi tra cui Gabriele Rubini meglio noto come «Chef Rubio» per aver incitato a segnalare con lo spray le abitazioni di chi sostiene Israele durante un evento organizzato dal partito dei Carc nei giorni scorsi. (il Giornale)