Gorla e oggi, le stragi insensate con le loro “vittime collaterali”

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Avvenire INTERNO

Ripete quel gesto con il dito indice da 80 anni, Graziella Ghisalberti, come se quelle bombe avessero fermato il tempo al 20 ottobre del 1944, quando la sua scuola elementare deflagrò uccidendo 184 suoi compagni. «Quel giorno studiavamo le maiuscole e io avevo appena compilato un’intera pagina di D», racconta. Pochi istanti dopo suonava l’allarme ma i trentacinque bombardieri americani volavano già sopra la scuola “Francesco Crispi” e il quartiere milanese di Gorla. (Avvenire)

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Una di queste, per una tragica combinazione, sfondò il tetto della scuola di Gorla, si infilò nella tromba delle scale ed esplose nella cantina, dove si erano rifugiati i bambini, uccidendone 184 e causando la morte anche di 14 insegnanti, della direttrice, di 4 bidelli e di un’assistente sanitaria. (Famiglia Cristiana)

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Il 20 ottobre 1944, a Milano, la scuola Francesco Crispi fu colpita da un bombardiere americano. Centottantaquattro alunni delle elementari persero la vita sotto il "fuoco amico" degli alleati che liberavano l'Italia dai nazi-fascisti. (MilanoToday.it)

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