Pioltello, la sentenza sull'incidente ferroviario: Rfi assolta con sette dirigenti. I giudici condannano un solo manager

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Corriere Milano INTERNO

Non si possono imputare penalmente a RFI-Rete Ferroviaria Italiana, al suo ex amministratore delegato e ai tanti suoi dirigenti dell’epoca imputati dalla Procura di Milano, ma ad uno soltanto di essi, le disastrose conseguenze della mancata (benché decisa da mesi) sostituzione di binari del giunto usurato che, rompendosi alle 6.56 del 25 gennaio 2018, fece deragliare il treno regionale 10452 Cremona-Milano Porta Garibaldi con a bordo 350 pendolari, poco dopo la stazione di Pioltello (Milano) provocando la morte di tre passeggere (Ida Milanesi, Giuseppina Pirri e Pierangela Tadini), il ferimento di altre 100 persone e più di 6 milioni di euro di danni. (Corriere Milano)

Su altre fonti

Così Valentina Tagliaferri, 29 anni, figlia di Ida Milanesi di Caravaggio, una delle tre vittime del deragliamento del treno 10452 Cremona-Milano Porta Garibaldi, commenta la sentenza sul disastro di Pioltello , emessa martedì 25 febbraio dal Tribunale di Milano: otto assoluzioni e una sola condanna per il responsabile dell’unità manutentiva di Rfi di Brescia. (L'Eco di Bergamo)

Le tensioni nel governo sul cosiddetto «decreto bollette», che Giorgia Meloni ha bloccato provocando l’irritazione del ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti. La sentenza (di assoluzione per 7 dirigenti su 8 di Rfi-Rete ferroviaria italiana) sull’incidente ferroviario avvenuto a Pioltello (Milano) il 25 gennaio 2018, in cui morirono tre donne e 100 persone rimasero ferite. (Corriere della Sera)

Un ex tecnico di Rfi, Marco Albanesi, è stato ritenuto dai giudici l'unico colpevole del disastro ferroviario di Pioltello, alle porte di Milano: erano da poco passate le 7 di giovedì 25 gennaio 2018 quando un treno il regionale 10452 di Trenord in servizio tra Cremona e Milano Porta Garibaldi è uscito dai binari facendo ribaltare tre carrozze. (Today.it)

E ieri, oltre quattro ore di camera di consiglio, prima di un pronuncia di assoluzione per quasi tutti gli imputati: tutti i manager assolti, perché, in sintesi, non ci sono prove di condotte commissive o omissive in relazione al giunto rotto, causa del disastro, né prove dell’informazione sulla scarsa manutenzione. (IL GIORNO)

Tanta rabbia e amarezza per un finale che da tempo temevano fosse già scritto. Se lo sentiva Franco Valenzano, rimasto ferito durante l’incidente, che nei mesi successivi era uno dei pendolari più combattivi. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Il processo di primo grado a ex dirigenti e tecnici di Rfi per il disastro nel quale il 25 gennaio 2018, per il deragliamento del treno regionale Cremona – Milano Porta Garibaldi morirono tre donne e oltre 200 persone rimasero ferite, con danni superiori ai 6,2 milioni di euro, si è chiuso con una sola condanna a 5 anni e 3 mesi nei confronti di Marco Albanesi, ex responsabile dell’Unità manutentiva di Brescia di Rfi, più l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e l’obbligo al risarcimento in solido con Rfi (responsabile civile ma assolta dagli illeciti amministrativi) di oltre un milione di euro per 45 parti civili più 50mila alla Filt-Cgil. (il manifesto)